Le Mura di Città Alta sono l’elemento simbolo del capoluogo orobico. Le mura venete di città alta sono un’imponente costruzione architettonica risalente al XVI secolo, ben conservate non avendo subito, nei secoli, nessun evento disastroso.
Per comprendere la storia delle nostre mura, occorre partire dalla situazione che coinvolgeva la nostra città nel corso del Cinquecento. Bergamo faceva parte della Repubblica di Venezia, stato oligarchico esteso dall’Adda al mar Adriatico e circondato dal Sacro Romano Impero e dal Ducato di Milano in mano agli spagnoli e dallo Stato della Chiesa e si trovava sul confine occidentale della Serenissima, luogo particolarmente delicato ed esposto a possibili attacchi stranieri, le mura di città alta sono patrimonio dell’ UNESCO.
Protetta a nord dalle Alpi Orobie, a sud dal Fosso Bergamasco, a est dal fiume Oglio e ad ovest dal corso dell’Adda, la perla della Serenissima era difesa dalle deboli mura medievali poste a contorno della parte più alta della città, dalle Muraine che, scendendo da Borgo Canale verso Borgo San Leonardo, riparavano gran parte del capoluogo lombardo; dalla Rocca e dal Castello di San Vigilio.
A differenza di quanto prospettato all’inizio, i lavori si conclusero solo nel 1588, dividendo Bergamo in due, fra la parte alta rinchiusa nelle mura ed i borghi storici nella parte bassa. Città Alta, come venne definita da quel momento la parte di Bergamo costruita sui colli, divenne un centro militare inespugnabile staccato dal resto dell’abitato cittadino attraverso una zona inedificabile a ridosso delle mura, mentre la popolazione cercò rifugiarsi in quella zona, non crescendo più rispetto al passato per via dell’impossibilità di costruire nuove abitazioni.
Nel corso dei secoli le mura sono rimaste intatte e hanno raggiunto l’attuale fisionomia nel corso dell’Ottocento quando il governo austriaco decise di vendere parte delle fortificazioni bergamasche a privati affinché le distruggessero, per evitare che esse divenissero nascondigli per i patrioti . Gran parte di esse vennero acquistate da privati, mentre il perimetro superiore delle mura venne acquistata dal comune, che creò un viale alberato oggi conosciuto come Viale delle Mura, divenuto nel frattempo un ecosistema particolarmente sviluppato.