I nostri plessi di montagna- L’Istituto Comprensivo di Sant’Elia Fiumerapido comprende anche un plesso di Scuola secondaria di I grado situato a Vallerotonda. Qui, oltre agli alunni del posto, arrivano ragazzi provenienti da vari paesi dislocati sulle montagne vicine: Acquafondata, Viticuso, e dalle frazioni di Vallerotonda (Cardito, Cerreto e Valvori). I nostri primi articoli vogliono presentare i bellissimi paesi da cui proveniamo.
- Acquafondata è un comune in provincia di Frosinone posto a 926 m sul livello del mare, conta soltanto 267 abitanti. E’ circondato dai monti della Meta, è noto per la sua bellezza, per l’accoglienza e per il clima puro. Viene definito “il borgo della zampogna” per il legame che unisce Acquafondata al suo tipico strumento a fiato. Il nome deriva da un’espressione latina che significa “acqua che precipita”, poiché anticamente vi si trovava un grande lago, che è stato prosciugato nel 1901 per la bonifica. Per la sua posizione geografica, tra il Lazio ed il Molise, durante la Seconda guerra mondiale si trovò nel mezzo della Linea Gustav. Il suo territorio fu occupato dai Tedeschi e nel 1944 fu quasi distrutto dai bombardamenti. Acquafondata venne liberato dalle truppe alleate il 12 gennaio 1944. Dopo la guerra i Polacchi innalzarono alcuni monumenti in onore dei loro caduti. Il patrono di Acquafondata è San Giovanni Battista, festeggiato il 29 agosto di ogni anno. Il mio paese è famoso per alcuni piatti tipici molto gustosi: la polenta, lo spezzatino di pecora, l’abbuoto e gli gnocchi. Gli eventi principali sono: la sagra degli gnocchi, il festival della zampogna, la festa di San Giovanni Battista, della Madonna del Carmine e di San Rocco, la commemorazione dei caduti polacchi. Nonostante il numero ridotto di abitanti, ci sono anche una squadra di calcio (Real Acquafondata), un complesso bandistico (di cui faccio parte) e un comitato festa sempre attivo.
Aurora Marzella
- Valvori: un paese da scoprire – Viviamo a Valvori, una frazione del comune di Vallerotonda, in provincia di Frosinone, che sorge a 400 metri slm e conta 661 abitanti. Purtroppo negli ultimi anni molti esercizi commerciali sono stati chiusi, pertanto oggi abbiamo solo un negozio di alimentari, due bar, due pizzerie l’ufficio postale. C’è anche un impianto sportivo con un campo da calcio non regolamentare e uno polivalente. La patrona di Valvori è santa Maria Addolorata e nella piazza centrale del paese, piazza della Repubblica, sorge l’unica chiesa che prende il nome dalla patrona. Nel passato a Valvori non c’erano chiese, così nel 1842 si raccolsero fondi per costruirne una: ci vollero dieci anni per completare la sua costruzione e per poter finalmente celebrare la prima messa. In quei tempi c’erano molti sacerdoti che, vivendo in povertà, diffondevano la parola del Signore tra gli abitanti che vivevano sparsi nel territorio in cambio del necessario per vivere. Dopo la seconda guerra mondiale la chiesa venne ampliata grazie ai fondi donati da valvoresi emigrati in Inghilterra; grazie alla loro generosità fu eretto anche il monumento ai caduti, utilizzando materiali prelevati da una collinetta situata sopra al campo sportivo. Il monumento riporta i nomi dei caduti delle due guerre mondiali e fu dedicato al fratello di Mussolini. A Valvori ci sono la scuola dell’infanzia e la scuola primaria, ma i bambini che le frequentano diminuiscono sempre di più, quindi c’è il rischio di chiusura. Il paese si ripopola nei mesi estivi, riprende vita, per la gioia di noi ragazzi. Riteniamo che si dovrebbe valorizzare il territorio affinché si incrementi l’afflusso dei turisti e dei residenti; solo così la nostra piccola realtà avrà la speranza di mantenersi viva stimolante per chi ci abita.
Diletta Fella – Adam Caporusso
- Viticuso: un paese tra le vette – Se vuoi un weekend in tutta tranquillità c’è solo un posto dove trascorrerlo: VITICUSO. È un paese situato in montagna, a 825 metri slm, è piccolo, conta circa 350 abitanti e ci sono purtroppo poche opportunità di trovare lavoro e quasi tutta la popolazione si dedica alla coltivazione dei campi. Viticuso è ben collegato con i paesi vicini e con città come Cassino e Venafro. Nonostante sia un piccolo centro, ci sono tre ristoranti, l’ufficio postale, la farmacia, tre bar, due negozi di alimentari, una tabaccheria e due macellerie; inoltre ogni giorno in piazza si tiene il mercato. Secondo noi è un paese con molti pregi, cioè l’aria non è contaminata, si conoscono tutti, la vita è tranquilla, non c’è delinquenza né traffico; l’unico difetto è che non ci sono molte possibilità di trovare un lavoro, quindi i giovani se ne vanno. Il clima d’inverno è rigido e spesso nevica, mentre in estate si sta bene, perché è fresco. Ci sono due chiese e il santuario dedicato al patrono, Sant’Antonino; ogni anno, il 1 settembre, si svolge la festa a lui dedicata. Nei mesi di giugno e luglio il paese si ripopola e vengono organizzate diverse manifestazioni e sagre, durante le quali si esibiscono gruppi musicali locali. Ci fa molto piacere vivere in questo paese e speriamo di non doverlo lasciare mai.
Ludovica Papa – Antonio Papa
- Vallerotonda è un paese in provincia di Frosinone, disposto sul fianco orientale del monte Castello, situato a 620 m s.l.m., con una estensione territoriale tra le più ampie della regione Lazio, con una bellissima pineta denominata “Valle dell’inferno”. Per raggiungerlo bisogna attraversare montagne ricche di vegetazione e colline piene di olivi. I suoi vicoli medievali sono molto caratteristici. Fanno parte del comune di Vallerotonda le frazioni di Cerreto, Valvori e Cardito, in quest’ultima è presente il lago artificiale “La Selva”, meta di numerosi turisti e pescatori durante il periodo estivo. Le origini di Vallerotonda sono molto antiche, esisteva già in epoca romana, lo testimoniano reperti archeologici (monete, vasi, lucerne) e una tomba di epoca romana, rinvenuta in località “Migghioia” nel 1935. I primi cenni storici risalgono al IX secolo nel Chronicon Casinensis, quando Leone Ostiense cita Vallerotonda quale possedimento di Montecassino, a proposito delle incursioni dei Saraceni, che lo saccheggiarono per recarsi da Venafro ad Atina. Il castrum di Vallerotonda sorse nella prima metà dell’XI secolo e viene citato nel diploma di papa Vittore II del 1057. Il suo nome compare anche nelle lamine di bronzo della porta principale della basilica di Montecassino, insieme a quello di San Biagio Saracinisco, con il quale per molto tempo formò un’unità territoriale nel settore delle Mainarde. Nella seconda metà del Trecento a Vallerotonda c’era anche un ospedale, situato presso la porta principale del paese, fu fondato da Maria Fungaria e fu chiamato “Ospedale dell’Annunziata”. Nel 1581 fu istituito un Monte di Pietà per aiutare i poveri. Nel 1874 la popolazione era molto devota a San Fedele, si narra che durante un’epidemia di colera, l’arciprete don Anastasio Pirollo, dopo aver fatto rivestire la statua del santo con ricami costosissimi, portò l’urna con le reliquie in processione e la pestilenza finì. Sono ancora visibili i resti del poderoso castello, eretto nel XII secolo dall’Abate Gerardo. Numerose sono le chiese: Santa Maria Assunta (costruita nel 1829), con il grande quadro dell’Assunzione e le numerose reliquie in essa custodite; i ruderi di San Michele, la chiesa della Madonna di Raditto, in località Cerreto. Molto interessanti sono l’Arco dell’Annunziata, un ponte romano sul fiume Rapido, ed il Sacrario dei Martiri di Collelungo, in alta montagna, dove vennero trucidati decine di innocenti dai nazisti durante l’ultima guerra, il 28 dicembre 1943 e dove ogni anno viene svolta la commemorazione delle vittime, alla presenza di politici e religiosi.
Christopher Verallo – Stefano Gallone – Samuele Gallone
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