a cura di C. D’Errico –
Cos’è la vita terrena se non un fugace passaggio su questo nostro pianeta stanco e maltrattato.
Tu Luisa, cara collega, ci hai lasciato presto, troppo presto percorrendo in silenzio i corridoi della nostra scuola.
In tanti ti ricordano con quel tratto caratteriale distintivo un po’ malinconico, ma ricco di generosità, di delicatezza e di forza d’animo nel domandare rigore intellettuale.
Sono tanti i ricordi che ci legano a te, ognuno conserva il suo!
Ci piacerebbe scavare nel tuo intimo per dare un senso al tuo volto sofferente e triste dell’ultimo periodo.
Ora sei libera, libera di raggiungere quella Luce che hai inseguito sempre; fermati solo un attimo, voltati verso di noi e salutaci con un sorriso che a fatica riuscivi a regalare.
Questo è il nostro modo per non dimenticarti, ciao Luisa, ciao, sii felice…