//Vincenzo Di Salvo, sindacalista licatese ucciso dalla mafia.

Vincenzo Di Salvo, sindacalista licatese ucciso dalla mafia.

di | 2019-04-15T17:39:23+02:00 15-4-2019 17:39|Alboscuole|0 Commenti
Alessandra Cuttaia – Nei giorni scorsi, grazie ad una meritevole iniziativa promossa dall’associazione A Testa Alta di Licata, si è svolta una commovente cerimonia in via Marconi, presso la scalinata che la collega a via Santamaria. Alla presenza delle autorità cittadine e di numerosi licatesi è stato ricordato il  sindacalista licatese Vincenzo Di Salvo. Ma chi era Vincenzo Di Salvo? Era un giovane papà, un lavoratore, un sindacalista che, negli anni in cui il pieno arbitrio mafioso negava ogni più elementare forma di libertà, di diritto e di rivendicazione salariale, venne ucciso a bruciapelo con un colpo di pistola. L’associazione A Testa Alta ha portato alla luce, dagli archivi della storia, la vicenda dell’omicidio Di Salvo, ormai dimenticata dai più e mai conosciuta dai giovanissimi. A Testa Alta, dopo un accurato lavoro di ricerca, ha messo a disposizione di chiunque le fondi che permettono di approfondire le ragioni del crudele omicidio di un uomo che chiedeva semplicemente il diritto al rispetto degli impegni presi, della parola data e il diritto al pagamento del salario maturato e non corrisposto a lui e agli altri lavoratori edili che lo seguivano nella giusta protesta. Ma Licata viveva anni difficili e, il 17 marzo 1958, Vincenzo Di Salvo venne barbaramente ucciso dalla mafia.