Nonostante siano passati alcuni decenni dal termine di entrambi i conflitti mondiali, la guerra rimane un fenomeno attuale poiché non tutti i paesi nel Mondo vivono in uno stato di pace e benessere. Si sa che le guerre sono state e sono spesso la conseguenza di formidabili interessi economici. A pensarci bene, però, le motivazioni potrebbero riguardare anche la moralità dell’uomo, non solo i bisogni economici. Personalmente ritengo che i vizi umani quali egoismo, materialismo, avidità, furbizia, odio possano indurre a una vera e propria guerra e soprattutto al regresso. Dunque, è giusto concentrarci sulla questione morale prima ancora che su quella economica, perché altrimenti gli errori del passato potrebbero ripercuotersi facilmente sul nostro futuro. Per cambiare e sperare, dunque, in un Mondo pacifico e senza odio dobbiamo assicurarci che gli uomini siano da subito educati al rispetto del prossimo e dell’ambiente, all’onestà, al non reagire alla violenza con la violenza e all’accettazione e non al timore della diversità. Questo percorso porterebbe l’uomo ad un progresso morale che va di pari passo con quello materiale. Necessitiamo ora più che mai, di un’educazione al rispetto del pianeta, alla sua sostenibilità, perché tutto questo opprimere la natura, la sua bellezza e i suoi tempi si ritorcerà contro di noi e contro il nostro futuro, presto la Natura ci presenterà il conto, come del resto si è già visto. Ci sono coloro che invece sostengono che l’uomo non abbia bisogno di cambiare, di migliorarsi e che fingono che vada tutto bene. Certo, numerosi progressi sono stati fatti in diversi ambiti, ma c’è ancora molto su cui riflettere, molta strada da fare, spesso in salita… e dobbiamo iniziare da subito, nel nostro piccolo, con la consapevolezza che il nostro contributo è indispensabile e che dobbiamo quindi assumerci responsabilità individuali. Il “noi” è fatto di tanti “io”: non dimentichiamolo mai!