“Ho sempre pensato che l’Opera sia un pianeta dove le Muse lavorano insieme, battono le mani e celebrano tutte le Arti…”.
Franco Zeffirelli
di Maria Rosaria Vitiello Avete mai pensato che l’opera lirica potrebbe trasformarsi in un’affascinante avventura anche per i più piccoli?
Sembra alquanto insolito, perché in genere si tratta di una forma artistica considerata obsoleta e destinata a un pubblico di pochi eletti. Spesso gli stessi adulti si avvicinano con riluttanza alle opere liriche, considerandole noiose o complesse da seguire. Eppure si tratta di un’esperienza che, combinando teatro, musica e narrazione, può risultare positiva anche per i più piccoli. Occorre vincere qualche pregiudizio e luogo comune.L’opera lirica può essere un modo per allenare l’ascolto, educare sin da piccoli alla bellezza, a coltivare i sentimenti e la sensibilità e a divulgare il Made in Italy della nostra cultura artistica. Non è certo semplice in un mondo in cui si è tutti freneticamente multitasking, ma è sicuramente un modo per ritagliarci degli spazi in cui il linguaggio della musica e della fantasia rallentano i ritmi.Ci hanno provato gli alunni delle classi quarte A e B della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Don Enrico Smaldone”, aderendo al progetto didattico Scuola InCanto, mediante il quale i ragazzi hanno imparato a cantare e ad amare l’opera lirica a scuola: docenti, studenti e genitori hanno potuto scoprire e vivere da protagonisti il fascino del melodramma.L’obiettivo dell’evento è stato quello di educare i ragazzi alla musica e imparare ad apprezzarla fin da giovani in modo da costituire un importante percorso di formazione che consenta di diventare in futuro persone e cittadini migliori.La finalità principale del percorso educativo – didattico è stata quella di fornire ai partecipanti un accesso all’opera emozionale, musicale e cognitiva per consentire loro di sviluppare una propria interpretazione, apprendendo attraverso l’assunzione di nuovi ruoli e scoprendo i significati dell’opera nella sua storia e nella musica.Ecco perché, oltre agli esperti musicisti, il progetto è stato condotto con la partecipazione diretta degli insegnanti e inserito all’interno del curricolo di scuola.Questo progetto ha previsto, inoltre, seminari, incontri e laboratori per alunni e docenti, studiati e progettati per scoprire e conoscere vita, opere, curiosità, personaggi, trama e arie dell’opera scelta, coadiuvati dall’ausilio di un libro didattico e di un dvd.L’attività ha consentito di conoscere in modo più approfondito la storia dell’opera “Turandot” e la vita di Giacomo Puccini, di esercitare la capacità di sintesi, di migliorare le capacità di espressione orale e scritta e memorizzare la successione degli eventi. Inoltre, gli alunni hanno potuto scoprire le psicologie e i comportamenti dei personaggi e hanno potuto potenziare le capacità di letto-scrittura.
Portata a compimento la preparazione musicale, il 21 marzo 2019 docenti, studenti e familiari hanno vissuto lo spettacolo finale come il momento più atteso ed emozionante del percorso didattico.Un’esperienza unica in cui gli alunni sono stati coinvolti nella messinscena di TURANDOT, interpretando coralmente i brani accompagnati da cantanti professionisti e dall’Orchestra, eseguendo alcuni movimenti scenici anche sul palcoscenico e indossando i costumi da loro stessi realizzati, tutti guidati dal Direttore d’orchestra nella magnifica cornice del Teatro San Carlo.Inoltre hanno riprodotto dei brani con la Lingua dei Segni Italiana (Lis), così da permettere anche a chi era affetto da sordomutismo di cimentarsi nel canto.La partecipazione delle famiglie è stata attiva: hanno confezionato i costumi di scena; hanno sostenuto i figli e condiviso questo percorso educativo – didattico accompagnandoli fino al giorno della rappresentazione finale.La scuola crede fortemente nel valore della corresponsabilità educativa e ritiene che la partecipazione delle famiglie attorno ad un’attività culturale significativa possa promuovere processi di collaborazione attiva e di integrazione autentica che vanno al di là delle manifestazioni.Nel nostro caso ha rispecchiato in pieno lo spirito e i valori della Scuola Senza Zaino: Accoglienza, Responsabilità e Comunità.