di Francesco Magi – La distruzione della Foresta Amazzonica può essere considerata sotto diversi aspetti, tutti catastrofici per l’uomo. L’Amazzonia è la più antica foresta pluviale del mondo, è popolata da tre milioni e mezzo di specie vegetali e animali diverse. L’estinzione di alcune specie di animali e vegetali rari sarebbe catastrofica per il patrimonio genetico. Essa produce molto ossigeno, unica soluzione per l’effetto serra, cioè l’ accumulo nell’atmosfera di anidride carbonica e altri gas che trattengono il calore riscaldando la terra. Se questo fenomeno non si fermerà potrebbe causare lo scioglimento dei ghiacciai e di conseguenza la scomparsa di molte forme di vita. L’Amazzonia è un territorio abitato da molte tribù, che rappresentano un grande patrimonio culturale. Le risorse che la foresta offre possono essere sfruttate, ma rispettando il suo patrimonio umano e naturalistico. Oggi invece l’uomo vuole avere tutto e subito, senza curarsi dei cicli biologici necessari alla natura per rigenerarsi. Il risultato di questo comportamento sarà la distruzione senza ritorno.