Eleonora D’Arcangelo Anastacia è una delle cantautrici di maggior successo del terzo millennio e possiede una voce considerata tra le più potenti e facilmente riconoscibili al mondo. Per via del suo particolare timbro vocale è stata definita “la bianca dalla voce nera”. Ma Anastacia non è solo questo. Prima che una grande artista, Anastacia è una grande donna e una grande guerriera. Non ha mai nascosto, infatti, le sue battaglie personali con le gravi malattie che hanno rallentato la sua carriera. A tredici anni scopre di essere affetta dalla malattia di Crohn, patologia cronica autoimmune che colpisce l’apparato digerente e la costringe a sottoporsi ad un’operazione chirurgica che le costringerà in sedia a rotelle per alcuni mesi. Nonostante l’invasiva soluzione, Ana deve fare i conti con questa malattia ogni giorno della sua vita. A trentacinque anni, nel 2003, poco prima del suo tour mondiale, scopre di essere stata colpita da un cancro al seno sinistro. Dieci anni dopo, tramite un comunicato sul proprio sito, la cantante annulla tutte le date del tour e gli impegni previsti a causa di una diagnosi che conferma un secondo cancro al seno, questa volta il destro. Niente però ha potuto cambiare il suo carattere estroverso, e tutte queste sofferenze non hanno fatto altro che accrescere la sua voglia di vivere e di aiutare il prossimo. La musica di Anastacia, in questi anni, è stata in grado di aiutare molte persone a superare i loro momenti di difficoltà. Il suo ottimismo e la sua positività sono la medicina migliore per tutti coloro che stanno attraversando un momento difficile o che semplicemente si sentono tristi. Ascoltando le sue canzoni, vedendo le sue foto ironiche e seguendo le sue divertenti storie su Instagram, tutto sembra un po’ meno complicato. Anastacia sa vivere meglio di chiunque altro, con quella leggerezza di cui tutti avremmo bisogno e quell’allegria contagiosa. La malattia ha sicuramente cambiato il suo modo di vedere le cose, la ha resa più ottimista, più forte e più saggia. Essere felici è una scelta: questo è il suo motto. Che grande verità. Fermiamoci per un attimo a osservare il mondo. La felicità non dipende da fattori esterni. Non dipende dal denaro, dal successo, da ciò che gli altri pensano di noi e spesso non dipende nemmeno dalla nostra salute fisica. Ci sono persone malate sempre con il sorriso sulle labbra e persone sane che, invece, sono sempre tristi. Essere felici dipende solo ed esclusivamente da noi stessi. È una decisione. Una decisione difficile da prendere, a volte quasi impossibile. Ma noi umani siamo forti. Molto più forti di quanto immaginiamo. Siamo capaci anche dell’impossibile. Vi chiederete: come si può essere felici se si è malati? Come si può essere felici subito dopo aver perso qualcuno che amavamo? Come si può essere felici se le persone non fanno altro che deluderci? Si può. Basta volerlo. Basta trovare un motivo per cui andare avanti. Qualcosa per cui combattere, qualcosa che ci faccia sempre e comunque sorridere: qualcosa che non cambierà mai e che sarà sempre qui per noi. È solo questo il nostro compito: trovare una ragione per essere felici ed esserlo sempre. E questo Anastacia lo ha sicuramente compreso.