Denise Zangrillo V D – Tutti sappiamo bene che uno dei principali mezzi di comunicazione è Internet, ma spesso abbiamo dei pregiudizi nei suoi confronti, definendolo una fonte incerta o anche una perdita di tempo. Però in alcuni casi può essere uno strumento molto utile, ad esempio per diffondere notizie importanti nel giro di pochi secondi in luoghi lontani. In questi giorni, infatti, c’è stato un importante caso che ha avuto la sua massima diffusione grazie ad Internet: si tratta del piccolo Alessandro, bambino affetto da una rara e grave malattia, che necessita urgentemente di un donatore di midollo. L’Italia, davanti a questa triste storia, si è sin da subito mobilitata e in questi giorni in differenti luoghi della penisola, come Milano, Napoli e Verona, ci sono state delle significative gare di solidarietà che hanno avuto come scopo quello di trovare un donatore compatibile. La solidarietà di molte persone ha mandato in tilt i telefoni dell’Admo, l’associazione dei donatori di midollo, che ha ricevuto circa 600mila iscrizioni proprio per aiutare il piccolo Alessandro. In questa storia triste compare quindi una nota positiva, in quanto coloro che hanno svolto i test di compatibilità, che magari non sono risultati adatti al piccolo Alessandro, possono aiutare altre persone e risolvere quindi altri casi, altre malattie, e salvare perciò altre vite. La morale qual è? È che in qualsiasi situazione si ci trovi non bisogna mai sentirsi soli perché ci sono molte persone pronte ad aiutare e ad offrire il loro buon cuore, come si è potuto notare per il caso di Alessandro. Quindi, in questo caso, non bisogna demonizzare il Web, perché, se usato in modo opportuno, può fare del bene e può accorciare la distanza tra chi soffre e chi cerca di sostenere e aiutare.