È ormai passato più di un anno dalla mancata qualificazione dell’Italia ai mondiali di Russia 2018 e fin da subito la colpa è stata attribuita al mancato “ricambio generazionale”. Fortunatamente sembra che il mondo calcistico italiano stia finalmente prendendo coscienza di questa grave problematica. Come tutti gli appassionati hanno potuto notare, già all’inizio di questa stagione, i giovani calciatori italiani stanno riscuotendo le attenzioni dei propri allenatori di squadra e dei selezionatori della nazionale. Oltre ad alcune riconferme come Donnarumma, Romagnoli, Barella e
Giovanni Nocella I E – Chiesa, vi sono interessanti sorprese che è bene analizzare nel dettaglio. Iniziamo da Gianluca Mancini, difensore classe 96’ dell’Atalanta, che si è preso la titolarità nel reparto arretrato bergamasco rubando il posto al più esperto Masiello. Il difensore selezionato dal CT azzurro ha subito dimostrato ottime doti difensive, ma anche qualità offensive, diventando il difensore goleador di questa serie A, segnando ben 5 gol nelle prime 20 giornate. Non da meno è Sandro Tonali, classe 2000 del Brescia e fino a questo momento il miglior giocatore del gruppo. Nonostante sia stato poco prolifico, il mediano bresciano è riuscito con le sue doti fisiche e i suoi 5 assist a trascinare le “rondinelle” in alta classifica a giocarsi la promozione in A, tanto da indurre il presidente Cellino a rifiutare 27 milioni dalla Roma per il suo cartellino. Non dimentichiamoci poi di Nicolò Zaniolo. Quando Di Francesco lo schierò come titolare al Bernabeu attirò su di sé un fiume di critiche, ma i fatti, come si è visto, hanno smentito tutti e tutto. Il trequartista classe 99’ a suon di ottime prestazioni e belle giocate ha dato ragione sia all’allenatore abruzzese sia al CT Mancini che a ottobre lo aveva convocato in Nazionale. Dunque se nei vari clubs riusciremo a sfruttare al meglio i nostri giovani talenti potremo sicuramente arrivare al traguardo di EURO2020 con una squadra che potrà inoltre contare su giocatori d’esperienza come Chiellini, che a 35 anni è ancora il miglior difensore della serie A, Quagliarella che alla soglia dei 36 anni ha eguagliato il record di partite di fila a segno di Batistuta.