La solitudine
Sono ancora qua,
chiuso in questa stanza buia,
avvolta dalle tenebre e dalla
solitudine,che mi pervade
il corpo,sento il freddo sulla
pelle,nell’anima,guardo verso
l’alto, verso l’immenso cielo
che mi appare senza volto,
offuscato come un corpo senza
anima,anima ormai tolta,priva
dell’esistenza,vuota e non
vedo altro che filo spinato,
nuvole di fumo,che hanno
trasformato volti di bambini,
grandi e piccini in un cielo
muto.
Non siamo piu’degli uomini.
Non siamo piu’ delle donne.
Siamo solo corpi che
attendono la loro morte.
Chi sono?
Cosa faccio?
Non ho piu’ desiderio di
vivere,ormai il silenzio
ha spezzato i sogni,
i sorrisi,i pensieri, portando
sul volto la penombra ,
la foschia , l’isolamento
e la malinconia del deserto.
Sono un burattino nelle mani
dei violenti dei malvagi
del male , non resta che
attendere la morte.
Si attendono minuti, ore,
giorni,settimane,con
l’angoscia e l’agonia del
proprio turno nel sentir
chiamare quel numero,
un semplice numero per loro
e speri che qualcosa possa
cambiare, cambiare il modo ed
il cuore dei mostri, che
tolgono la luce ad ogni cuore
riempendo il cielo di anime
buone.
