“SE DIO ESISTE DOVRA’ CHIEDERMI SCUSA”
Questo c’è scritto ai cancelli dei lager nazisti.
Perché!?
Perché questa che vita è!?
Sempre lo stesso vestito
Le scarpe erano quelle di sempre,
le grida, l’addio…
Ho visto migliaia di scheletri
vestiti a righe correre nei campi,
incapaci di abbracciare forse dalla debolezza,
o forse perché in questi posti
dalla troppa crudeltà si diventa gelidi e tremolanti…
Qui non ho visto farfalle…
Infatti le farfalle non possono vivere nei ghetti.
Noi chiusi in queste celle,
lavoriamo nel fango,
non conosciamo pace,
sorrisi e tranquillità.
Si lotta! Si!
Si lotta per un pezzo di pane
E si immagina di avere una tazza di cioccolata.
Mi affaccio da un misero buco
E vedo marciare un bambino…
La sua età?!
Poco più di tre anni.
Bruciato nei forni.
Ed ora sento il suo pianto rimbombare
In maniera assordante nella mia mente…
Non è stato l’unico centinaia e centinaia di corpi ridotti in cenere.
Non vedo l’ora che arrivi la sera,
per chiudere gli occhi,
aspettare la nuova alba,
e vedere l’arrivo di una nuova luce
chiamata “LIBERTA’”.
Nessuno può immaginare cosa succede qui…
Questo è il luogo dove la gente
brucia e nessuno “RIPARTE PIU’ “!!!
Tutto questo non si può raccontare
nessuno può immaginare,
nessuno può capire…
Portati via dal sole, dai nostri sogni,
diventando numeri ed ombre.
Una cosa è certa
“NON BISOGNA DIMENTICARE”
Ma solo raccontare di vite spezzate e diritti negati.
Non dimentichiamo il fratello negro,
torturato e maltrattato,
la crudeltà degli uomini,
e la sofferenza degli sguardi pieni di paura.
Allora mi rivolgo a voi,
uomini che la sera vi riunite con le vostre famiglie.
Aprite il vostro cuore alla bellezza della vita,
la quale se pur camminando sul suo sentiero
ci offre sassolini e ci fa inciampare…
Ma nonostante tutto vedrete che è
“BELLO” vivere perché in fondo
“LA VITA È BELLA”