di Nicole Pinto – ADOLESCENZA NEGATA
Ancora oggi in tutto il mondo sentiamo parlare di ADOLESCENZA NEGATA.
Questo fenomeno è molto diffuso in alcune zone del continente africano e in molti paesi musulmani, dove questi popoli si appropriano della vita di piccole e indifese creature per motivi religiosi, economici, o bellici. È veramente riprovevole che ancora oggi in alcuni paesi del mondo venga negata la possibilità di vivere la vita già dalla tenera età: questi bambini si trovano a diventare adulti senza aver vissuto le gioie e i periodi più belli della loro vita, cioè l’infanzia e l’adolescenza.
Spesso purtroppo sono i genitori stessi che vendono i propri figli a causa della loro situazione economica che a volte è devastante.
Analizziamo in quali modi si verifica tale fenomeno.
Ad esempio una delle tragedie più diffuse è quella delle bambine spose, che tratta di adolescenti che vengono date in sposa a uomini che talvolta potrebbero essere i loro nonni.
Queste persone senza scrupoli le sposano e le fanno diventare le loro donne: spesso purtroppo queste ragazze diventano mamme, ma non possono aver cura dei propri figli perché non capiscono le responsabilità che il ruolo comporta e soprattutto non sanno come comportarsi.
In alcuni casi poiché la gravidanza avviene in età precoce, queste mamme rischiano di morire partorendo o a volte durante la gestazione: la cronaca ci riporta il caso della dodicenne Fawziya Youssef morta insieme al suo bambino dopo tre lunghi giorni di travaglio.
Esistono anche bambini sfruttati nelle miniere dove lavorano per diverse ore senza nessuna tutela. Loro vengono scelti per le loro caratteristiche fisiche: essendo molto piccoli, possono tranquillamente estrarre il materiale passando anche nei cunicoli più stretti. Tutti noi oggi facciamo uso di cellulari, ma la maggior parte di noi non sa che a volte il cobalto presente nelle batterie deriva dal duro lavoro di ragazzi. Generalmente i bambini estraggono questo materiale in condizioni lavorative pessime, condizioni che causano centinaia di morti all’anno. Da un’indagine effettuata emerge che i principali marchi di elettronica non attuano i dovuti controlli di base per garantire che il cobalto usato nei loro prodotti venga estratto rispettando i diritti umani e non passi attraverso lo sfruttamento e il lavoro minorile.
Un altro campo della produzione in cui sono sfruttati i bambini è quello dei palloni di cuoio: anche se noi non ci facciamo caso quando giochiamo con dei palloni, la loro costruzione avviene sfruttando il lavoro minorile.
È risaputo inoltre che la guerra causa grandi danni e i danni sono ancor maggiori che a combattere sono dei bambini-soldato: l’aspetto più drammatico è che la guerra se non toglie la vita fisicamente, traumatizza in maniera irreversibile la mente delle piccole creature.
Grave è quindi la situazione di bambini a cui vengono date in mano armi letali, senza che questi sappiano l’uso e il danno che provocano.
Chi di loro ha la fortuna di tornare vivo certo non riuscirà a rintegrarsi facilmente nella società.
I bambini purtroppo vengono sfruttati in ogni modo, persino come “trafficanti di droga”.
Questo ci fa capire come, nonostante i vari impegni assunti dalle grandi potenze mondiali e le innumerevoli leggi emanate in difesa di tutti i bambini, l’ignoranza e la malvagità dell’uomo porti a questa irreparabile tragedia.
Ciò che personalmente non riesco a spiegarmi è come un GENITORE possa permettere che questo capiti al proprio figlio.