//Progetto Amnesty Kids 2018/2019 “I diritti e le parole”

Progetto Amnesty Kids 2018/2019 “I diritti e le parole”

di | 2018-12-28T11:38:37+01:00 27-12-2018 20:37|Alboscuole|0 Commenti
di Marisol Mascolo, Gaia Rillo, Sara Guida, Matteo Peluso, Salvatore Esposito, Tommaso Rinaldi (classe II^G) – 04/12/2018 Caro diario, oggi è iniziato il nostro viaggio con Amnesty International, un’importante associazione nata nel 1969 per la difesa dei diritti umani. Il suo simbolo è una candela gialla con un filo spinato che l’avvolge: il filo spinato rappresenta la violenza mentre la candela accesa è la luce della legalità che sconfigge l’oscurità dell’ingiustizia e la speranza che tutte le vittime innocenti possano trovare giustizia. Oggi, dunque, inizia il nostro viaggio nell’educazione ai diritti umani (in difesa dei diritti umani) in particolare affronteremo “I diritti e le parole”, ovvero impareremo a usare con responsabilità le parole. Durante questo cammino affronteremo il rapporto delle parole con i social media, il mondo virtuale e il suo legame con il reale. Impareremo a non odiare con le parole, bensì ad attivare parole che fanno bene. Dalla prima volta in cui la professoressa ci ha parlato di questo progetto, il nostro interesse è cresciuto sempre di più e si è accesa in noi una luce nuova: la luce del coraggio e della legalità. Anche noi, seppure piccole gocce nell’oceano della speranza, possiamo contribuire per un mondo migliore. Ci proviamo? Allora apriamo la nostra valigetta, che con ansia aspettavamo, vediamo cosa contiene ed impegniamoci per costruire un futuro senza violenza né cattiveria ma colorato di amore e gioia. Che emozione!!! Nella valigetta c’è un tesserino di Amnesty Kids da compilare, un adesivo con la scritta “NO AL BULLISMO”, il quaderno operativo “I DIRITTI E LE PAROLE” e la cosiddetta “TOVAGLIA DEI DIRITTI” (un poster per la nostra cameretta che si attiva solo averci mangiato sopra). Da questo momento, noi della classe II G siamo testimoni della legalità. Oh, è suonata la campanella! Ora arriva la professoressa di matematica e non abbiamo più tempo di scrivere; ci vediamo alla prossima puntata. Il nostro viaggio è iniziato e non ci fermeremo più… A presto.