//I miei bellissimi tre mesi in Francia

I miei bellissimi tre mesi in Francia

di | 2018-12-28T11:52:47+01:00 23-12-2018 19:43|Alboscuole|0 Commenti
di Paolo Razza (classe 4^A) – La mia avventura culturale è iniziata quando ho deciso di partecipare al concorso bandito, nella primavera di quest’anno, da Intercultura per l’assegnazione della Borsa di Studio “G. Mascolo”. La presentazione delle attività promosse da questa organizzazione nella nostra scuola è riuscita a incantarmi perché, se avessi superato la selezione, avrei potuto non solo visitare, ma vivere in un altro paese per tre, sei o dieci mesi. Con il soggiorno studio all’estero vengono potenziate non solo le competenze linguistiche ma anche le competenze sociali e civiche. Quando ho saputo l’esito del concorso, cioè che ero vincitore di una borsa di studio “totale”che mi avrebbe permesso di studiare per tre mesi in Francia, sono stato contentissimo ed emozionato. Tutto è incominciato il 7 Settembre 2018, giorno della partenza: le paure erano tante, ma il coraggio e la voglia di conoscere cose nuove non mi sono mai mancate. Le prime settimane non sono state facili né troppo difficili da affrontare e, infatti, nel momento in cui ho iniziato ad abituarmi alla mia nuova vita, tutto è andato liscio. Ho scoperto tante nuove cose, una nuova cultura, nuovi modi fare, un nuovo sistema scolastico, insomma il cambiamento è stato enorme. Abitavo in un paesino di 3000 abitanti, Chateau Thebaud, a pochi minuti dalla città di Nantes; la mia famiglia ospitante è stata sempre gentile con me e mi ha fatto visitare tanto della Francia e della Regione della Loira-Atlantica. Tutte le mattine dal lunedì al venerdì andavo a scuola; le lezioni iniziavano dalle h 9.05 e finivano alle h17.00, nella giornata c’erano varie pause, e la sera rientravo a casa alle h19.00. Insomma fra scuola, amici e la mia famiglia ospitante il tempo passava e io mi divertivo sempre di più.  A mio parere, però, il sistema scolastico italiano è migliore rispetto a quello francese, infatti in Italia si studia molto di più. Ho visitato monumenti e visto opere d’arte, tra queste anche una delle mete  più visitate al mondo:  la “Torre Eiffel”. Successivamente, al termine dei tre mesi, sono stato anche in Belgio dove ho visitato una delle sedi del Parlamento Europeo. Il cibo non era male ma, da quello che ho capito, invidiavano molto la cucina italiana e soprattutto l’hanno apprezzata quando qualche volta ho cucinato per loro. Devo dire, però, che in certi momenti mi sono sentito spaesato e ho avvertito la mancanza di casa, della famiglia, dei miei amici, della mia scuola; ma bastava pensare ad altro e distrarmi che subito mi tornava il sorriso. Insomma è stata un’esperienza bellissima, ho conosciuto delle persone magnifiche, ho fatto cose che mi rimarranno dentro per sempre. Soprattutto ho provato emozioni che neanche io sono in grado di spiegare, perché sono delle emozioni veramente forti, inoltre credo  che tutto ciò mi abbia formato e mi abbia aiutato, facendomi maturare e incidendo sul mio modo di pensare e di fare.