di Rosanna D’Agostino – “Natale”: quante emozioni suscita questa parola!
Il Natale fa pensare ai regali, alle abbuffate di dolci, alle cene con gli amici; ridere, scherzare tutti insieme; all’ansia della vigilia, alla neve, alle luci, alle vetrine decorate… ma Natale è anche il giorno delle mancanze… Quel giorno in cui, a pranzo, fissi quella sedia, quel posto a tavola riservato a qualcuno che se n’è andato e ormai non ritornerà più. Il regalo che non riceverai ed i sorrisi in più che non rivolgerai.
Ti rendi conto di essere cresciuto solo quando a Natale non desideri più giochi o vestiti, bensì le persone.
A Natale si cammina per le strade con lo sguardo alto, rivolto alle luci e decorazioni, ma a Natale un pensiero va soprattutto a chi questo giorno non potrà trascorrerlo in allegria come tutti gli altri.
Un pensiero va a chi il Natale lo passerà per strada, chiedendo cibo o qualche moneta. Pensiamo solamente a noi stessi e ai regali che scarteremo, senza riflettere a come ci si sente a stare per strada, al gelo a guardar passare davanti la gente felice e spensierata ed essere totalmente ignorati.
Un pensiero va a quei bambini che non troveranno i regali sotto l’albero di Natale, ma accanto al lettino dell’ospedale. Oppure a quelli che i regali non li riceveranno proprio, perché non possono permetterselo.
Se potessi fare qualcosa la farei…
Buon Natale anche a voi, a chi ormai nessuno più pensa!