di Filomena Passidomo – Una volta nella vita è stato un film che mi ha colpito molto! Il vero nome del film tradotto in italiano è “Gli eredi”.
Nella storia si capisce perché si è dato questo nome al film perché gli eredi erano i ragazzi. Il titolo ci vuole far capire che gli eredi della storia siamo noi ragazzi di oggi. La scelta della colonna sonora mi ha colpito molto:”Nuvole bianche” di Ludovico Einaudi. Quella musica inserita ha suscitato in me molte emozioni e ha dato un piccolo tocco in più alla storia.
Ascoltando quella musica, che già conoscevo, era come se mi sentissi “protetta”.
Secondo me il regista mette proprio questa canzone come sottofondo perché dà un profondo senso di libertà, di unione …
La storia mi è piaciuta molto, non mi aspettavo che il film fosse così bello!
In esso si parla delle problematiche che alcune classi ancora oggi vivono e che i prof cercano di risolvere anche nella mia classe ci sono stati dei momenti no, dei momenti brutti che pian piano, credo, stiamo riuscendo ad affrontare tutti insieme…
La prof Gueguen ci ha creduto fin dall’inizio in quella classe che per gli altri docenti non aveva possibilità di migliorare . Quella classe dimostrava di non avere rispetto verso gli insegnanti. Usare in classe le cuffie, masticare una gomma, tenere il berretto, offendere i compagni e persino i professori, sono tutti comportamenti di studenti che della scuola non importa niente!
L’inizio del film è stato drammatico perché in scena c’era una ragazza con sua madre che chiedeva il diploma, ma il preside non voleva consegnarglielo solo perché aveva il “velo” e ciò non era accettabile. La cosa veramente non accettabile è che a ancora oggi ci sono delle differenze in tutto il mondo!
La prof crede nei ragazzi e gli fa partecipare ad un concorso sulla Shoah .
All’inizio nessuno voleva parteciparci tranne due ragazzi uno dei quali, Theo, non parlava con nessuno!
Nel primo incontro, però con grande sorpresa della prof. tutta la classe si presentò tranne Mèlanie,una ragazza, a prima vista, arrogante, che aveva alle spalle una grande difficoltà in famiglia:la madre era un alcolizzata e lei si sentiva sola.
Sono successe tante cose che mi hanno sorpreso,come l’iniziativa di Mèlanie di andare agli incontri per lavorare sul concorso.
Aveva iniziato a rendersi conto delle problematiche dei bambini ,delle donne e degli uomini ebrei catturati e portati nei vari campi di concentramento solo leggendo un libro che le avevano prestato.
Quando i ragazzi hanno visitato il museo della memoria, mi sono emozionata vedendo tutte quelle foto di bambini ebrei schiavizzati e vedendo che è stato proprio in quella occasione che i ragazzi sono stati uniti più che mai!!Da lì, hanno dimenticato tutti gli impegni che avevano e si sono concentrati nel conoscere di più su quei poveri bambini…. Anche il ragazzo che non parlava con nessuno, grazie a questo concorso, si è aperto.
La cosa che mi ha colpito di più è stato che loro si sono uniti, sono diventati una bellissima classe, grazie alla memoria di tutte le vittime della Shoah. Loro sono diventati un’unica cosa solo ed unicamente grazie al concorso che ha permesso loro di stare insieme!
Un’altra scena che mi ha commosso molto è stato quando è andato a scuola l’ex deportato che ha parlato con i ragazzi di ciò che era successo quando è stato catturato insieme alla sua famiglia. Beh, in quella parte del film mi sono commossa, ascoltare ciò che gli era accaduto è stato emozionante!
Vedere i numeri che gli avevano tatuato mi ha fatto riflettere…
Quando ha parlato è stato come se io, in passato, fossi stata insieme a lui nel campo di concentramento. Ha parlato di quando si è dovuto separare dal padre. Si erano promessi che si sarebbero rivisti!
Quel padre con cui si erano scambiati una promessa non lo ha più rivisto, purtroppo, non lo ha più potuto abbracciare un’ ultima volta e ciò mi ha fatto commuovere!! I ragazzi nel sentir parlare l’ex deportato, anche loro, si sono commossi! Vedendo questa scena mi sono resa conto veramente di come abbia sofferto un bambino,una donna ,un uomo deportato!
Dopo aver inviato il lavoro, hanno ricevuto una comunicazione che diceva che erano tra i finalisti.
La prof sentendo ciò si emozionò e non credeva fosse vero, ma già dal principio sapeva che quella classe così maleducata ce l’avrebbe fatta, ce l’avrebbe fatta a cambiare, a diventare migliore e, soprattutto, a collaborare!
Per concludere il progetto, hanno fatto volare dei palloncini bianchi con sopra ogni palloncino il nome di un bambino catturato e portato nei campi…
In questa scena si vede come i ragazzi avevano lavorato insieme.Nei loro occhi c’era dispiacere, forza e orgoglio!
Nel luogo dove sarebbe avvenuta la premiazione Mèlanie ha letto le parole che disse l’ex deportato!
Emozionante è stato sovrapporre alle parole di Mélanie le scene dell’incontro con l’ex deportato, è stato fantastico! Ammetto che è stata la scena vera e propria che mi ha commosso di più e ho sospirato”Che bello!”
Dopo c’è stata la premiazione e loro hanno vinto, sì, hanno vinto.
In quell’ attimo si sono tutti messi a gridare di gioia anche la prof!
Dopo la premiazione hanno festeggiato sotto la Torre Effeil, battendo le mani,scherzando, ridendo…
Il film è terminato con la presentazione della prof Gueguen ai nuovi alunni, anche loro maleducati.
La cosa che mi ha stupito è stata la forza di volontà della prof pur sapendo che le aspettava un altro difficile anno!
Ci sono state molte frasi che mi sono piaciute come :”La storia non bisogna impararla ma comprenderla” detta dalla prof.
Questa è una delle frasi che ci ripete sempre la nostra prof ed è vero, la storia bisogna capirla non memorizzarla!
Un’ altra frase è stata “La moralità è il coraggio di fare delle scelte”
Beh, sì , è proprio vero, il coraggio non tutti ce l’hanno e dipende proprio dalla moralità!
Il film mi è piaciuto molto, lo consiglierei a qualsiasi persona …
Lo consiglierei perché ti fa capire concetti complessi e ti fa pensare!