di Anna Saggese – Il 19 novembre scorso un’automobile ha travolto uno scooter guidato da un ragazzo, diciassettenne, Andrea Gismondi, residente nella nostra comunità di Calvanico. Andrea frequentava il quarto anno del liceo “Regina Margherita – scienze umane” a Salerno.
L’ incidente è stato una tragedia fin dall’ inizio, perché l’urto e il conseguente volo di Andrea hanno causato fratture al bacino, al braccio ma soprattutto hanno causato la rottura di un’arteria nella gamba. Per fortuna, avendo il casco, non ha avuto un trauma cranico ma il povero Andrea ha trascorso 10 giorni in ospedale in terapia intensiva e durante questi giorni le sue condizioni sono peggiorate, fino al decesso avvenuto dopo 6 arresti cardiaci. Invano i tentativi dei medici di riuscire a tenerlo in vita. Andrea alle ore 13 del 24 novembre Andrea ci ha lasciati. Andrea ha lasciato i suoi genitori e le sue due sorelle (una di 7 anni e l’altra di 15), gli amici e tutte le persone che lo conoscevano in uno strazio senza fine.
Andrea era un ragazzo che sorrideva sempre, guardava il lato positivo di ogni cosa, parlava sempre con tutti, era un ragazzo molto elegante e generoso. Aveva un sogno nel cassetto, ovvero, quello di diventare un calciatore professionista.
Il 4 dicembre, finalmente, è stato possibile dare l’ultimo saluto ad Andrea e celebrare i funerali che si sono svolti nella parrocchia del “Santissimo Salvatore” a Calvanico. Tra i presenti, Francesco Gismondi, il sindaco di Calvanico, e gran parte dei componenti dell’amministrazione comunale, la dirigenza, i compagni di squadra della Sanseverinese calcio, moltissimi dei suoi amici e tanti abitanti del paese. Il funerale è stato accompagnato da tanti ricordi, tante parole per un giovane la cui vita è stata spezzata violentemente. Striscioni, palloncini e lanterne cinesi sono state lanciate in aria e un lungo applauso ha accompagnato il feretro all’uscita della chiesa.