di Maddalena Marconi – Quest’anno il Premio Nobel per l’economia è stato assegnato dalla Royal Academy of Sciences di Stoccolma agli statunitensi William Nordhaus e Paul Romer.
Dal 1969 il premio, gestito dalla Fondazione Nobel, viene assegnato a coloro i cui studi in materia vengono ritenuti più meritevoli.
I due candidati sono stati premiati per i loro studi in merito agli effetti del cambiamento climatico sull’economia e all’impatto dell’innovazione tecnologica nell’analisi della macroeconomia.
William Nordhaus, docente dell’Università di Yale, si è occupato dell’effetto che il cambiamento climatico ha sull’economia, in particolare ha creato il primo modello quantitativo che definisce l’interazione globale tra economia e clima. Secondo Nordhaus la soluzione si trova nella Carbon Tax, un’imposta che grava sulle emissioni di Co2 e che, qualora applicata, ne diminuirebbe la quantità spingendo le imprese ad adottare soluzioni green perché più convenienti.
Lo studio di Paul Romer, vice presidente della Banca Mondiale fino allo scorso giugno e docente all’ Università di Stanford, si basa, invece, sull’impatto dell’innovazione tecnologica nell’analisi della macroeconomia. Romer ha elaborato la “Teoria della Crescita Endogena”, secondo la quale la crescita economica si basa sul progresso tecnologico, in quanto uno sviluppo della produttività rappresenta più ricchezza e maggiore ricchezza porta a prosperità a lungo termine. Secondo l’economista sono necessari maggiori interventi governativi in quanto è la forza politica stessa a governare la volontà delle imprese di produrre nuove idee e innovazione. Per capire quanto appena detto bisogna conoscere il significato di ottimismo compiacente e ottimismo condizionale. Il primo è quello che si prova aspettando che qualcosa di bello accada, il secondo invece si prova nel momento in cui si ha un progetto futuro e si ha il desiderio di collaborazione per migliorarne i risultati ed è proprio su questo che, secondo Romer, le forze politiche dovrebbero puntare.
Il Premio Nobel è stato assegnato a coloro che hanno saputo trattare argomenti direttamente collegati ad una delle più grandi e urgenti sfide dei nostri giorni: la crescita sostenibile, intesa come combinazione tra la crescita economica e il benessere della popolazione del pianeta presente e futura.
Maddalena Marconi