di Maria Vittoria Fusco- Benedetta Sorgente- Le relazioni interpersonali sono al centro della nostra vita: ci formano, ci fanno crescere e ci pongono davanti a sfide fondamentali. Eppure, non sempre ci si sofferma a riflettere sulla loro complessità, specialmente quando si tratta del rapporto tra uomini e donne. In un mondo in cui le relazioni sane si fondano sul rispetto e reciprocità, è importante affrontare gli stereotipi che ancora oggi influenzano questi rapporti. La consapevolezza del rispetto reciproco richiede impegno quotidiano. La società sta compiendo progressi, ma leggi e trattati internazionali non bastano: il vero cambiamento nasce quando questi principi diventano parte integrante della nostra quotidianità. Non esiste relazione senza conflitto, tuttavia, è fondamentale distinguere tra conflitti costruttivi, che promuovono la crescita, e conflitti distruttivi, spesso segnati dalla volontà di prevaricare l’altro. La chiave? Imparare a “litigare bene”, senza lasciare che le divergenze degenerino in dinamiche dannose. La riflessione sulle leggi che regolano i rapporti familiari in Italia ci offre uno spaccato dell’evoluzione sociale. Dal Codice Civile del 1942, che sanciva una rigida subordinazione della donna all’uomo, alla Costituzione del lavoro del 1942, che ha proclamato l’uguaglianza tra i cittadini, fino alla Riforma del Diritto di Famiglia del 1975, che ha finalmente equiparato i coniugi sul piano giuridico e personale. Questa riforma, in particolare, ha rappresentato una svolta epocale. Non solo ha eliminato la figura del “capo famiglia”, ha anche introdotto il regime di comunione dei beni, il riconoscimento domestico e la parità nel diritto alla gestione familiare. Da allora, l’uguaglianza è diventata un valore non solo teorico ma pratico, sebbene rimangono ancora sfide da affrontare. Nonostante i progressi legislativi, rimangono interrogativi sulla reale applicazione della parità di genere. Parlare di relazioni significa costruire un futuro migliore. Significa educare i giovani a relazioni basate su rispetto e reciprocità, ma anche insegnare loro a riconoscere e combattere gli stereotipi di genere. Il cambiamento inizia da noi: dalla consapevolezza che ogni relazione sana si basa sulla capacità di comprendere e rispettare l’altro, nella sua unicità e nella sua dignità.