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“Buongiorno, signora Preside!” saluta in coro la quinta B con un’intonazione particolare, tutta sua, con una “o” centrale ed una “e” finale prolungate, ogni volta che ci incontriamo: in aula, nei corridoi, in giardino …
“Buongiorno, signori Bambini” rispondo io.
“Ciao, Peside” mi dicono i piccoli di tre anni con il loro linguaggio ancora incerto e con i loro visetti alzati, arrossati per le corse e i giochi in giardino appena conclusi, mentre una manina paffuta e uno sguardo sorridente mi offrono una merendina, perché oggi sono completamente senza voce e, chi lo sa, magari un plumcake mi potrebbe far guarire.
“Ciao Preside, sei tornata!” Le bambine della prima B in corridoio mi circondano e tutte insieme ci stringiamo in un grande abbraccio, che si colora di tutte le diverse tonalità di rosa delle loro scarpe, magliette, leggins… Poi entriamo in classe. Oggi staremo un po’ insieme. E mentre la maestra inizia le attività della giornata, osservo i loro volti e le loro espressioni concentratissimi nello scrivere sul quaderno a righe in stampato minuscolo. Un altro grande traguardo è stato raggiunto!
Essere Dirigente Scolastico è anche questo.