di Benedetta Salierno- E’ utile la pratica del pianoforte?
Al giorno d’oggi non è difficile trovare ragazzi che suonano uno strumento musicale.
C’è chi suona il violino, chi il clavicembalo, chi il clarinetto…ma, tra i tanti strumenti, uno tra più diffusi e amati è il pianoforte, uno strumento facente parte della famiglia dei tasti, dal suono armonioso e molto simile a quello della voce umana.
Ci sono aspetti positivi nel praticare lo studio del pianoforte?
La risposta è sì.
Suonare il pianoforte può essere semplicemente un passatempo, ma da questo esercizio può anche scaturire una vera e propria passione o addirittura una professione.
Inoltre, se si seguono dei corsi in una scuola musicale, non solo si ha la possibilità di suonare duetti a quattro mani, ma possono anche nascere nuove amicizie.
Il pianoforte può essere uno strumento utile anche a distrarci e consolarci nei momenti tristi e quindi la sua pratica è ottima anche per la nostra salute emotiva, oltre che fisica e mentale.
Infatti anche il fisico e la mente ne traggono giovamento: il fisico visto che si richiede una postura diritta e al tempo stesso rilassata, la mente poiché si esercitano le capacità coordinative delle mani e la memoria per ricordare i vari passaggi e le posizioni necessari per eseguire un brano.
Al tempo stesso si sviluppa anche la concentrazione, abilità importantissima nella vita di tutti i giorni.
Secondo il sito web “”Superprof”, il pianoforte insegna la perseveranza perché il suo studio è una disciplina molto esigente e solo con sacrifici, passione e costanza si può arrivare in alto.
Il sito “Superprof” aggiunge che lo studio del pianoforte incrementa la coordinazione tra cervello e corpo e migliora anche le capacità di lettura, di conseguenza, ne giova il rendimento scolastico.
Per quanto mi riguarda, sostengo a pieno queste tesi, non solo per il fatto che io stessa suoni il pianoforte, ma anche perché sono vere e fondate.
Chi è contrario allo studio del pianoforte cosa pensa?
C’è chi dice che la pratica del pianoforte richiede molto tempo che potrebbe essere impiegato in modo più proficuo, ad esempio nello studio. A questa affermazione rispondo che da quando studio il pianoforte ho sviluppato molta più concentrazione e ciò è molto positivo perché questa capacità la metto in campo nella vita di tutti i giorni, in più ambiti. Ho anche migliorato la memoria e per questo ricordo le spiegazioni fatte in classe, le date di compleanni e di eventi particolari e, in ambito musicale, riesco a posizionare correttamente delle dita, aspetto molto importante per eseguire bene i brani.
C’è chi sostiene che non tutti possono permettersi un pianoforte e ciò è vero, tuttavia c’è un’alternativa: la tastiera. Ad essa si possono collegare i pedali, trasformandola in un vero pianoforte. Io stessa non possiedo un pianoforte, ma una tastiera.
Concludo ribadendo la mia posizione e consigliando a tutti lo studio del pianoforte per migliorarsi come persona.