Kenneth Eugene Smith dopo essersi salvato da una prima esecuzione, lo scorso 25 gennaio è stato il primo uomo condannato a morte con il metodo dell’ipossia da azoto. Tutto questo è accaduto nella civilissima Alabama negli USA, una tra le democrazie più avanzate al mondo.
Ma cos’ha fatto Smith per essere condannato ad una pena così crudele? Per rispondere a questa domanda facciamo un passo indietro nel tempo.
È il 18 marzo del 1988 quando Kenneth Smith uccide Elizabeth Sennett, su commissione del marito, un pastore protestante di nome Charles il cui obiettivo era incassare i soldi di un’assicurazione sulla vita della consorte. L’anno successivo Smith viene condannato dalla giuria popolare all’ergastolo ma il giudice rifiuta il verdetto trasformandolo in pena capitale. Da questo momento ha inizio l’agonia di Smith.
Nel novembre del 2022 era stata prevista l’esecuzione tramite iniezione letale, questa venne però annullata perché il personale medico non riuscì a trovare la vena e iniziò così una vera e propria tortura.
In seguito al fallimento della prima esecuzione, si decise di cambiare metodo, cercandone uno più efficace, facendo poi ricadere la scelta sull’ipossia da azoto.
Inizia un periodo di ricorsi in cui i legali di Smith tentano di evitare o rinviare una nuova esecuzione rivendicando l’Ottavo Emendamento della Costituzione americana, che vieta punizioni “crudeli e inusuali”.
A nulla però, sono serviti i numerosi ricorsi o le petizioni internazionali, come quella di Amnesty International o della comunità di Sant’Egidio, perché lo Stato dell’Alabama aveva ormai preso la sua decisione: sperimentare su Kenneth l’inalazione forzata di azoto.
L’esecuzione è avvenuta il 25 gennaio 2024 nell’Holman Correctional Facility di Atmore, in Alabama. Qualche minuto prima di inalare il gas di azoto, Smith rilascia la sua ultima di dichiarazione: *”Stasera l’Alabama ha fatto sì che l’umanità facesse un passo indietro. Me ne vado con amore, pace e luce, grazie per avermi sostenuto, amo tutti voi”. Dopo aver inalato azoto per circa 22 minuti, alle 20:25 è stato dichiarato morto.
Benedetta De Lucia. 5BSIA IRCG ” Loperfido-Olivetti” Matera
“Nel merito” Matera