di Emma Fiorentino-
Non c’è niente di più divertente che passare pomeriggi con familiari o amici davanti a un gioco da
tavolo, essi hanno un fascino unico e offrono un’esperienza autentica e coinvolgente sotto molti
aspetti.
Nell’epoca digitale in cui viviamo, nonostante la popolarità dei videogames, i giochi da tavolo
continuano a piacere molto a persone di ogni età.
Molti ragazzi, però, preferiscono i videogiochi e i bambini ne fanno un uso spropositato. Secondo
una ricerca scientifica, guidata dalla dott.ssa Mary Brushe dell’Università di Adelaide e del
Telethon Kids Institute di Perth, l’esposizione agli schermi dei più piccoli interferisce con le loro
opportunità di parlare e interagire nell’ambiente domestico e dunque per ogni ora trascorsa davanti
ad uno schermo, parlano 294 volte in meno.
Questo è uno dei motivi per cui, secondo il mio parere, bisognerebbe fare appassionare sin da
piccoli i bambini ai giochi da tavolo, che stimolano il cervello, aiutano a ridurre lo stress e, in
un’epoca in cui siamo costantemente connessi e bombardati da stimoli digitali, offrono la possibilità
di ritagliarsi del tempo per rigenerare gli occhi e le menti. I giochi da tavolo, inoltre, sono più
accessibili, poiché dopo il loro acquisto durano nel tempo e non richiedono aggiornamenti o costi
aggiuntivi per ottenere nuove funzioni e soprattutto non necessitano di console da prezzi capogiro e
di una connessione Internet stabile che, sembrerà strano, non tutte le famiglie possono permettersi.
Certamente sono tanti i ragazzi che preferiscono farsi regalare i videogiochi perché offrono più stili
di gioco e più opzioni, oltre a dare la possibilità di condividere il divertimento con altri utenti in
qualsiasi momento; inoltre offrono delle grafiche in 3D sempre più avanzate e accattivanti, effetti
sonori coinvolgenti che, secondo una ricerca svizzera in collaborazione con l’Università di Trento,
stimolano la creatività, rafforzano significativamente le capacità di lettura e attenzione e consentono
di acquisire una velocità di reazione e dunque la capacità di prendere decisioni rapidamente.
Personalmente sono convinta che giocare con gli amici a distanza non è paragonabile a starsene tutti
insieme in una stanza tra risate e battute, inoltre il gioco on line mette in connessione con utenti
conosciuti o meno e questo potrebbe essere pericoloso per i bambini, ma anche per ragazzi della
mia età. Aggiungo che, secondo alcune ricerche, stare troppe ore davanti ad uno schermo può
portare a disturbi del sonno, ridurre la capacità di concentrazione e rovinare anche la vista.
In conclusione i videogiochi certamente hanno un grande seguito, ma i giochi da tavolo continuano
ad avere un mercato perché promuovono l’interazione umana, offrono un’esperienza inclusiva e
favoriscono il distacco dalla tecnologia; erano e sono un pilastro del divertimento che difficilmente
verrà superato dai giochi online.