di Fabiola Napolitano
L’Italia, quella del tennis, continua a vincere: stavolta è una donna a farlo. Jasmine Paolini, 28enne di Castelnuovo di Garfagnana, vince il suo primo torneo WTA 1000 in carriera a Dubai, il suo secondo torneo assoluto e lo fa salendo in campo da sfavorita. Vince in rimonta, senza perdere le speranze, Anna Kalinskaya, che l’aveva battuta negli ottavi di finale degli Australian Open, con un punteggio conclusivo di 4-6 7-5 7-5. Una vittoria a dire poco “incredibile” come dice lei stessa alle telecamere subito dopo aver finito la partita, perché game dopo game, scambio dopo scambio è riuscita a non scomporsi e battere la Kalinskaya che sembrava non voler demordere per rivivere ciò che era successo a Melbourne, ma cede e lo fa durante il secondo set. Insomma, quella di Paolini è stata una lunga partita, un lungo viaggio fatto di abnegazione e sacrificio che nel prossimo lunedì la vedrà conquistare il n°14 del ranking mondiale. Sembra, però, essere una conquista molto più importante di quanto già lo sia per il tennis femminile italiano. Se infatti la racchetta maschile sembra prevalere, con la vittoria della Coppa Davis e Sinner che ha trionfato proprio a Melbourne conquistando il prestigioso titolo e poi a Rotterdam, il gruppo femminile è da diverse stagioni che non mostra grandi risultati, un gruppo che non ancora ci ha concesso di rivivere l’era tennistica di Sara Errani, Flavia Pennetta e Francesca Schiavone. La voglia di vincere però non smette mai di esistere nel cuore delle tenniste italiane e Paolini l’ha dimostrato: solo Flavia Pennetta e Camila Giorgi (Indian Wells 2014 e Montreal 2021) erano riuscite a conquistare questa categoria di tornei. Bisogna continuare a lavorare col cuore e con la testa e il prossimo obiettivo è dominare la terra rossa. Alla fine per Jasmine la top10 è poco lontana, chissà che non ci regali altre grandi soddisfazioni nei prossimi mesi.
(copertina presa da Eurosport)