La Sardegna, la terza regione più grande d’Italia, conta circa 1 milione di abitanti. È tra le terre italiane più antiche, una delle prime a essere emerse dalle acque. L’isola, situata al centro del Mediterraneo, conta attorno a sé ben 462 isole minori. Tra esse anche la famosa “Alcatraz italiana” ossia l’isola dell’Asinara dove era presente una delle carceri italiane di massima sicurezza. La Sardegna è conosciuta per i suoi paesaggi stupefacenti, soprattutto per le sue coste dalla sabbia bianca e per il mare cristallino spesso paragonabile ai mari delle Maldive o a quelli caraibici. Per questo motivo è una delle mete più scelte per le vacanze estive. La sua vetta più alta è “Punta La Marmora” con i suoi 1.834 metri, nel Massiccio del Gennargentu, nei territori di Arzana e Desulo. Da questa, se ci si trova in una bella giornata, si riesce a scorgere buona parte dell’isola. Grazie alla varietà di ecosistemi viene considerata come un micro-continente. Possiamo trovare scenari presenti solo in altre zone del mondo, per esempio le Dune di Porto Pino che vengono considerate il deserto sardo, e qui incontriamo un chilometro di colline sabbiose modellate dal vento. Oltre a tutto questo però la Sardegna ha altre mille sorprese nascoste come le numerose tradizioni, i monumenti archeologici, le caratteristiche maschere e soprattutto la gastronomia. Il cibo, come tutto d’altronde, è speciale. Alcuni piatti tipici sono ad esempio i “culurgiones” della zona dell’Ogliastra oppure, il “pane carasau”, il porcetto arrosto, le miriadi varietà di dolci di mandorle o il formaggio pecorino. Questa terra è ricca di tradizioni millenarie che continuano a restare in vita grazie al senso di appartenenza provato dai suoi abitanti. Ogni anno ciascun paese celebra una festa nella quale molto probabilmente saranno presenti le maschere tipiche come ad esempio i “Mamuthones e gli Issohadores” di Mamoiada, i “Boes e i Merdules” di Ottana, gli “Urthos e i Buttudos” di Fonni, su “Su Battileddu” di Lula, su “Bundu” di Orani. Una festa che richiama molti spettatori è “Sa Sartiglia” organizzata nel comune di Oristano, un torneo equestre di origine medievale. “Su Componidori”, una delle più originali e belle maschere della Sardegna, è uno dei simboli della Sartiglia di Oristano, che si presenta in sella al suo cavallo come fosse un semi-Dio, circondato da un alone di mistero e devozione. “Su Componidori” indossa una maschera di terracotta, dei calzari in pelle, una camicia bianca, un velo bianco sulla testa sino alle spalle ed un cappello a cilindro nero. In Sardegna inoltre sono presenti tantissime testimonianze di epoche passate in particolare i Nuraghi, sopravvissuti a 3 diverse epoche di sottomissione e a migliaia di anni. Alcuni di questi sono conservati in maniera ottimale e in tutta l’isola se ne contano più di 7000.