Richard Kuklinski conosciuto come “The Iceman” – “l’uomo di ghiaccio”, è stato uno dei serial killer più feroci e brutali degli Stati Uniti che uccideva e congelava le sue vittime in modo da confondere il momento della morte per gli investigatori e non solo. Il bilancio ufficiale è di 6 omicidi ma si stima abbia ucciso tra i 100 e i 250 uomini, ma mai donne o bambini. Richard Kuklinski nacque l’11 aprile del 1935 a Jersey City. I genitori, immigrati polacchi, erano molto poveri e la famiglia viveva in un piccolo appartamento in un casermone di periferia, con il gabinetto in comune con gli altri inquilini. Kuklinski e i due fratelli spesso erano vittime di bullismo a causa della loro povertà e venivano affibbiati loro soprannomi sgradevoli. Ma il bullismo non era l’unico problema per Richard Kuklinski. Spesso fuori per lavoro, il padre quando faceva ritorno a casa si presentava ubriaco e non si poneva problemi ad alzare le mani. La madre non faceva niente per fermarlo, anzi si dedicava con regolarità a umiliazioni ricche di disprezzo. Richard Kuklinski trascorse un’adolescenza molto irregolare. Non andava a scuola e preferiva vivere come un vagabondo, girando senza una meta per le strade di Jersey City. Non aveva amici e stava sempre da solo. Questo lo porterà a diventare un alcolizzato. Come da piccolo, non sfuggiva al bullismo. In particolare c’era un tale Johnny che lo picchiava e lo derideva ad ogni buona occasione. Lasciata la scuola, Richard Kuklinski passò da un lavoro all’altro e nel 1961 si sposò con Linda, una donna del suo quartiere nove anni più grande di lui. I due ebbero due figli : Richard junior e David e il futuro serial killer trovò lavoro in un’azienda di autotrasporti. Dopo qualche tempo si infatuò della segretaria della sua azienda, Barbara Pedrici, e una volta ottenuto il divorzio si risposò. Con la seconda moglie mise al mondo altri tre figli: Merrick, Christin e Dwayne. In questa fase emerse il lato violento di Richard Kuklinski, in quanto comincerà a picchiare violentemente la moglie e a minacciarla con una pistola alla tempia. L’uomo era ossessionato dalla coniuge, la monitorava di continuo e la costringeva a rimanere reclusa tra le mura domestiche. Inoltre, sembrava avere un forte attaccamento al denaro che lo avrebbe avvicinato al mondo della mafia e alla nuova vita da sicario. Gli episodi di violenza si moltiplicarono. Richard Kuklinski strangolò la moglie fino a farle perdere i sensi, aggredì i figli e arrivò a commettere violenze sugli animali. Il primo omicidio accertato è datato 30 gennaio 1980. Kuklinski uccise con cinque colpi di pistola il 42enne George William Malliband junior durante un incontro di lavoro con l’obiettivo di assicurarsi i 27 mila dollari che la vittima portava con sé. Il suo cadavere venne nascosto nei pressi di un impianto chimico di Jersey City. Il 29 aprile del 1981 Richard Kuklinski incontrò Paul Hoffman, farmacista che lo incalzava per chiudere un affare per il Tagamet, un popolare farmaco. Dopo aver raccolto 25 mila dollari per acquistare il prodotto promesso, Hoffman, 51 anni, venne attirato in un garage e ucciso a colpi di ferro da stiro. Kuklinski rivelerà che si era inceppata la pistola. Il corpo della vittima non verrà mai ritrovato. Il terzo omicidio accertato di Richard Kuklinski coinvolse un suo partner di attività illegali, Gary Smith. Kuklinski lo uccise con un hamburger zeppo di cianuro. L’assassinio venne realizzato con un altro componente della banda, Daniel Deppner, che rivelerà di aver finito Smith strangolandolo con il cavo di una lampada. La quarta vittima è appena citata, Daniel Deppner. Richard Kuklinski eliminerà il complice tra il febbraio e il maggio del 1983. Anche lui venne avvelenato e strangolato. Il quinto omicidio, che permise a Richard Kuklinski di diventare “l’uomo di ghiaccio”, fu quello di Louis Leonard Masgay. Il cadavere del cinquantenne venne ritrovato il 25 settembre del 1982 in un parco cittadino a Orangetown, New York, con un foro di proiettile nella parte posteriore della testa. Ma l’uomo era scomparso più di due anni prima, nel luglio del 1981, giorno in cui aveva incontrato Kuklinski in un ristorante del New Jersey per acquistare una grande quantità di videocassette. Con sé aveva la bellezza di 95 mila dollari. Il suo cadavere venne dunque conservato in un congelatore per quasi due anni. Richard Kuklinski fu arrestato dalla polizia newyorkese grazie all’aiuto dell’agente infiltrato Dominick Polifrone. Il serial killer venne bloccato il 17 dicembre del 1987 all’interno della sua abitazione e collegato a sei omicidi irrisolti grazie anche alle rivelazioni fatte al poliziotto sotto copertura, spacciatosi per un criminale vicino alla mafia. Nel marzo del 1988 fu condannato a sei ergastoli ma, a causa della mancanza di testimoni oculari, non venne condannato a morte. Tra le varie confessioni rilascerà quella sull’omicidio di Johnny, il ragazzo che lo tormentava da adolescente, oppure quello di Jimmy Hoffa, ex presidente del sindacato dei Teamsters. Il serial killer morì il 5 marzo del 2006 all’età di 70 anni.