di Monero Margherita, Classe 1^ B – Gunning Allegra, Classe 1^A e Boccato Eva, Classe 1^C. – Cari lettori della nostra testata ‘Foscari News’, oggi vi vorremmo informare di una triste nota di cronaca e cioè della recente eruzione del Vulcano Fagradalsfjall-Litli Hrutur a Gridavik nella Penisola di Reykjanes. Dallo scorso novembre 2023 l’Islanda convive con una situazione davvero allarmante nella quale purtroppo si è verificata un’eruzione vulcanica generando un tunnel di magma, che scorre sotto i centri abitati, con crolli di infrastrutture e spaccature lungo le strade provocate dai numerosi terremoti. Le autorità locali hanno dovuto prendere drastiche decisioni, infatti hanno attuato la chiusura della Blue Lagoon e l’evacuazione della cittadina di Gridavik. L’attività eruttiva è avvenuta anche lo scorso 18 dicembre 2023 con l’eruzione del nuovo vulcano che si trova a Nord-Est di Gridavik e precisamente a Sundhnukagigarodin. Per fortuna le eruzioni hanno provocato poche vittime. Questo pericolosissimo vulcano è situato nella regione Suðurland, la prima eruzione di questo vulcano è stata nel 1240, il diametro del cratere è di circa 2860 m e l’altezza è di 385 metri sul livello del mare. Nello specifico questo vulcano ha eruttato nella notte tra il 18 e 19 Dicembre dopo 900 anni di attesa, ha causato 11 morti. Circa 300 mila metri cubi di lava è fuoriuscita dal terreno. Tutto ciò è avvenuto a a soli 40 km dalla Capitale dove alcune persone si sono perfino messe ad arrostire hot dog vicino al cratere. Dopo i primi preavvisi di eruzione per fortuna, due mesi prima della temuta eruzione del vulcano, si è provveduto a far evacuare tutti in quella zona chiudendo tutte le strade. C’è stata però la sorpresa perché il vulcano non ha eruttato fino al 18 dicembre. Arrivata l’eruzione migliaia di persone hanno dovuto evacuare dalle loro case e abbandonare i loro luoghi iniziando così una nuova vita in un’altra città. Alla luce di quanto detto sopra, i vulcani non sempre sono così pericolosi, proprio perché ci sono persone che per fortuna sanno prevedere le catastrofi provocate dalle eruzioni vulcaniche, che, per evitarle non fanno fare la fine dell’antica nostra Pompei.