Vogue nasce a New York come rivista dedicata a raccontare la vita dell’alta società newyorkese. Fondata da Arthur Baldwin Turnure nel 1892, nel 1909 viene acquistata dall’avvocato Condé Montrose Nast che, dopo aver lavorato come advertising manager per varie pubblicazioni, intuisce le potenzialità dell’industria pubblicitaria. Vogue diventa infatti una delle case editrici più influenti al mondo con il Gruppo Condé Nast e un punto di riferimento dell’industria della moda mondiale, grazie anche alle sue direttrici, donne molto potenti e visionarie che sanno adattare le pagine della rivista all’evoluzione della donna nella società. Da Diana Vreeland, che abbandona l’immagine bon ton delle classi agiate per abbracciare una moda più sensuale e provocatoria simbolo di libertà, ad Anna Wintour, che riesce a democratizzare il sogno della fashion industry, creando un forte legame tra la rivista e le aziende, anche da un punto di vista commerciale. Negli anni Vogue è stata testimone del cambiamento delle mode, ha vissuto due conflitti mondiali, ha aiutato il mondo della sartoria a risollevarsi nel dopoguerra, ha lanciato artisti, stilisti, fotografi e modelle, ha rappresentato la società di ogni epoca, esaltando la figura della donna moderna e lavoratrice e della fashion victim. Vogue è entrata nella leggenda dal 1964, con un tesoro inestimabile di servizi, fotografie, articoli, campagne pubblicitarie che hanno davvero fatto la storia. Inoltre la rivista è pubblicata in 22 edizioni nazionali e in 17 lingue: inglese, spagnolo, portoghese, arabo, cinese, tedesco, giapponese, coreano, francese, italiano, olandese, polacco, russo, taiwanese, thailandese, turco e ucraino, per questo è considerata una delle più prestigiose riviste di moda al mondo.