La Costituzione italiana dichiara che la Repubblica tutela la salute come diritto dell’individuo e principale interesse della comunità e garantisce cure gratuite. Purtroppo noi sappiamo che in realtà questo non succede. Soprattutto dopo il Covid ci sono stati vari problemi riguardanti la sanità. In molte regioni d’Italia si registra una situazione al limite della sicurezza per la soddisfazione dei L.E.A. (livelli essenziali di assistenza), come ad esempio le liste di attesa per le visite specialistiche e per gli interventi chirurgici. Inoltre i posti letto nelle strutture pubbliche sono stati drasticamente ridotti mentre in quelle private sono aumentati. Tante volte ci è capitato di vedere in televisione persone gravemente malate e in pessime condizioni di salute che non hanno trovato subito un posto letto e hanno dovuto attendere infinite ore, o addirittura giorni, nei corridoi degli ospedali e dei Pronto Soccorso sempre più in affanno. Un ulteriore problema è la mancanza di personale. Infatti molti medici preferiscono scegliere una struttura privata anziché specializzarsi in Urgenza o Pronto Soccorso, in quanto hanno riconoscimenti economici nettamente superiori con meno responsabilità. Anche gli infermieri sono in numero insufficiente e per questo si è pensato di dover attingere a personale straniero. Per risolvere questa grave mancanza si sta cercando di intervenire aumentando i posti disponibili a Medicina che è ancora una facoltà a numero chiuso. Il problema della sanità a volte non viene affrontato come si dovrebbe ma continua a sussistere. Basti pensare che in dieci anni sono stati chiusi ben 125 ospedali. La sanità è un diritto che va tutelato e tutte le persone devono poter accedere ai servizi e alle strutture in maniera gratuita e nei tempi richiesti. Oggi però, purtroppo, si assiste al suo collasso.