di Kentia D’Andrea, classe V B Scuola Primaria “N. Stigliani”
Evviva! il 4 ottobre è la giornata di San Francesco il Santo della Pace e patrono d’Italia.
In questa occasione la mia scuola ha organizzato la Marcia della pace. La nostra meta è stata l’atrio della scuola dell’infanzia, dove tutte le classi dell’istituto, in cerchio, hanno cantato alcune canzoni e recitato alcune poesie sulla pace e sulla amicizia.
Durante il percorso, mentre marciavamo, mi sono sentita una vera sostenitrice della pace, finalmente anch’io facevo qualcosa di importante per me e per gli altri.
In seguito, io e due compagni di classe insieme ad altri alunni delle classi quinte, ci siamo recati in pullman con la maestra Mimma presso la scuola Rodari di Bucaletto. Lì ci aspettavano tutti i bambini della scuola con tanti cartelloni colorati. Arrivati alla chiesa di Santa Maria della Speranza abbiamo ascoltato il prete che ci ha detto delle cose molto importanti sulla pace “Voi bambini siete il futuro e la guerra non è solo quella delle bombe o dei fucili, la guerra è anche quella dei battibecchi nelle famiglie oppure nelle classi”. Ci ha anche spiegato che la pace deve essere un obiettivo da realizzare sempre. Poi, mentre la festa cominciava mi sono chiesta cosa faccio io per rispettare ad es. l’ambiente, gli altri e così via. Per il momento non so dare una risposta ma penso che posso fare sempre di più e meglio.
Alla fine, nonna Maria, un’animatrice, ci ha fatto vedere come si ballava ai suoi tempi e noi tutti abbiamo cercato di ballare con lei. Dopo aver lasciato il mandala siamo rientrati a scuola.
Credo che queste manifestazioni servano per farci capire l’importanza della pace e per farci entrare questa parola nel cuore e nella mente.
Ho capito che per la pace vale la pena lottare: bisogna avere, però, buona volontà, impegno e fede.
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