di Angelica Raffael e Filippo Convilli, Classe 2^ C. – Cari lettori e Care lettrici della nostra testata ‘Foscarini News’ trattiamo questo argomento perché a noi ci fanno impressione i ragni e quando ne vediamo uno scappiamo via lanciando un urlo. In Scienze abbiamo studiato il Capitolo dedicato alla Classe degli Artropodi Chelicerati ai quali appartengono gli scorpioni, gli acari e i ragni. La maggior parte degli Aracnidi sono terrestri, predatori e carnivori. Sono stati i primi esseri a colonizzare le terre emerse. Generalmente hanno il corpo diviso in due parti ben distinte: la prima, cioè quella anteriore è il cefalotorace, mentre la parte posteriore è l’addome. Sulla prima parte, denominata prosoma, sono innestate sei paia di appendici, le quali oltre ad avere la funzione di afferrare le prede sono anche utili per la deambulazione e per il tatto, mentre in quella posteriore, denominata epistosoma, se sedimentata può comprendere da sei a tredici segmenti. Agli Aracnidi appartengono alcune specie che hanno delle ghiandole velenifere come ad esempio gli scorpioni e quelle sericigene come ad esempio i ragni. I ragni depongono da due a oltre mille uova a seconda della specie. Le femmine avvolgono con cura le uova in bozzoli di seta che generalmente depongono sulle piante. Dopo la schiusa i piccoli raggiungono la cima della pianta da cui si lasciano cadere appesi a un filo sottile di seta. I tipi di ragnatela sono molto variegati. Alcune si esse sono fluide e agiscono come una colla che immobilizza la vittima al primo contatto, altre sono molto resistenti ed altre ancora sono irritanti. Ci sono anche quelle che hanno addirittura un veleno che viene rilasciato lentamente, dopo la puntura entra subito in circolo nel corpo della preda. Il veleno della tarantola del deserto non è più pericoloso della puntura di un’ape. Il veleno della vedova nera invece è 15 volte più letale di quello di un serpente a sonagli. Il ragno australiano Atrax Robustus, noto anche come ragno dei cunicoli, in inglese Sydney funnelweb spider, cioè “ragno della ragnatela a imbuto di Sydney”, ha un potente veleno che può uccidere un uomo. In genere la filatura della ragnatela è un procedimento complesso e lungo, che inizia con la stesura di un primo filo, detto filo di sostegno, sul quale si regge l’intera struttura. Il ragno può realizzare diversi tipi di seta. Il più grande ragno è la migale Theraphosa Blondi, che vive nelle foreste pluviali del Sud America. Il suo corpo può raggiungere fino a 15 cm e se si calcolano le zampe arriva anche oltre i 25 cm. E’ molto aggressivo e mangia: rane, roditori e insetti.