Anche quest’anno gli alunni iscritti al progetto “Il Giornalino della Parini” pongono alcune domande al Dirigente prof. Raffaele Mazzelli, sempre cordiale e molto disponibile.
- Quali materie preferiva quando era studente? Che rapporto aveva, allora, con la scuola?
“Mi piaceva la Storia, il Latino, le materie umanistiche. Purtroppo non amavo molto la matematica. Avevo però un buon rapporto con la scuola. Ho pianto solo il primo giorno in cui cominciato le elementari: era una novità, per me. Non avevo frequentato l’asilo, come si chiamava un tempo… Da allora sono sempre rimasto all’interno della scuola, o come studente o come insegnante o come Dirigente… Senza soluzione di continuità.”
- Cosa non ama del suo lavoro?
“Sicuramente non amo la burocrazia, fare contratti, firmare carte. Tutto ciò sottrae tempo al rapporto con i docenti e con gli alunni, e comporta grosse responsabilità.”
- Qual è la cosa più bella che le è successa da quando è Preside?
“Questo ruolo può comportare delusioni, ma può anche dare molte soddisfazioni, che giungono sia attraverso gli alunni che attraverso i docenti. Le manifestazioni che la “Parini” organizza a fine anno scolastico sono sempre molto gratificanti.”
- Molte pareti, porte, sedie della “Parini” sono in pessimo stato: si potrà provvedere?
“Dipende dal Ministero. I fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono vincolati, si possono usare solo per determinate finalità. Occorre tener conto delle priorità nelle spese da effettuare.”
- Si potrebbe incrementare l’uso di testi digitali, per alleggerire gli zaini?
“Sì. Ma io sono dubbioso su questo. Stiamo dimenticando il valore del libro, della carta stampata. La lettura sul digitale mi sembra “evanescente”. Sarebbe bello poter dotare tutte le classi di cassetti per gli studenti, in cui poter lasciare alcuni libri; è quanto in parte stiamo realizzando, attraverso le classi-laboratorio da allestire con i fondi del PNRR.”
- Col bel tempo , potremmo fare sempre la ricreazione all’aperto?
“Certo. Questo in realtà sta già avvenendo.”
- Potremmo fare più ore di informatica?
“L’informatica va vista come un mezzo. Tutte le materie possono essere studiate anche attraverso il digitale. Si possono utilizzare di più i computer in tutte le discipline, e ciò sarà possibile con le nuove aule-laboratorio.”
- La “Parini” è ancora lontana dal suo modello di scuola ideale? Che tipo di scuola vorrebbe?
“In realtà non è molto lontana. Anzitutto, la struttura è molto solida: ci sono edifici decisamente messi peggio. Inoltre, la “Parini” sta ottenendo notevoli risultati. Recentemente abbiamo festeggiato una vittoria nel “Debate” contro la scuola De Bellis di Castellana Grotte.
Anche gli alunni di Castellana erano molto bravi, ma alla fine…abbiamo vinto.
La nostra orchestra ha appena vinto, a Corato, il primo premio nel concorso “Euterpe”.
Ogni scuola è efficiente se c’è collaborazione, come in una grande famiglia. La “Parini” non è lontana dal mio ideale di scuola. Con queste premesse, direi che la mia carriera potrà terminare nel modo migliore!”
La Redazione del Giornalino
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