Come tutti gli anni, per gli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori di secondo grado c’è l’esame di maturità che negli scorsi anni, a causa della pandemia, ha subito diverse modifiche e variazioni. Ora che si è superata la fase dell’emergenza sanitaria l’esame tornerà a essere svolto come in passato. L’esame consisterà in due prove scritte a carattere nazionale, quindi decise dal Ministero, la prima di italiano e la seconda prova nelle materie d’indirizzo, e un colloquio orale. A giudicare gli studenti sarà una commissione mista, ovvero composta da tre docenti interni, altri tre esterni e un presidente esterno. L’esame tornerà alla normalità, tranne per alcune eccezioni come quella che riguarda il PCTO, che sebbene oggetto di colloquio, non sarà un requisito di ammissione come invece saranno le prove invalsi, svolte dal 1 al 31 marzo 2023. Quest’anno, la prima prova, quella di italiano, si svolgerà mercoledì 21 giugno 2023 dalle ore 8:30 e avrà la durata di 6 ore. Il primo compito scritto sarà costituito da sette tracce ministeriali tra le quali gli studenti potranno scegliere quella che ritengono più adatta alla loro preparazione e alle loro capacità. La seconda prova, che si svolgerà il 22 giugno, riguarderà le materie d’indirizzo e sarà nuovamente ministeriale mentre, lo scorso anno, invece, le tracce erano state elaborate dalle commissioni d’esame costituite dai docenti curricolari. Le materie della seconda prova sono state rese note agli studenti e ai docenti nel pomeriggio del 26 gennaio. L’orale si svolgerà successivamente agli scritti, comprenderà il PCTO e l’educazione civica, anche se gli studenti preferirebbero il ritorno della tesina multidisciplinare. Anche i voti e i crediti torneranno ai punteggi tradizionali, con un massimo di 40 punti per il percorso del triennio e 20 punti per ogni prova.