//È amore o ossessione? di Vanessa Stochino 3A (Linguistico-tedesco)

È amore o ossessione? di Vanessa Stochino 3A (Linguistico-tedesco)

di | 2023-04-27T08:49:07+02:00 27-4-2023 8:49|Alboscuole|0 Commenti
L’amore è un sentimento familiare per la maggior parte delle persone. Proviamo amore per i nostri animali domestici, per i nostri amici e per la nostra famiglia. Ma quando il sentimento di amore si trasforma in fissazione e desiderio di controllo sull’altra persona allora si potrebbe parlare di disturbo ossessivo compulsivo da relazione. Questo disturbo è una condizione che ti fa sperimentare dei sentimenti ossessivi, che puoi scambiare per amore verso un’altra persona, indipendentemente dal fatto che siano ricambiati o no. Una relazione sana si basa sul prendersi cura e supportare l’altro, mentre un amore ossessivo si basa più sul controllo e sulla possessione. Anche se non è classificato come un disturbo mentale, un amore ossessivo può essere segno di altre malattie mentali. Esistono diversi disturbi che possono causare un amore ossessivo: il disturbo ossessivo compulsivo; l’erotomania, un pensiero ossessivo che si genera quando qualcuno prova un sentimento amoroso nei confronti di un altro; il disturbo borderline della personalità, che genera emozioni estreme; i disturbi dell’attaccamento per cui chi ne è affetto sente di essere disposto a fare tutto pur di tenere il proprio partner legato a sé; il disturbo da stress post-traumatico che è la conseguenza di chi ha  subito un grande trauma in passato che può causare, per esempio, la paura di essere abbandonato e può portare a sua volta ad un amore ossessivo. I “sintomi” di un amore ossessivo compulsivo variano da persona a persona, e possono quindi manifestarsi in vari modi. Tra questi possiamo menzionare il bisogno costante di approvazione della persona che si ama, provare un’attrazione travolgente per l’altra persona, avere pensieri possessivi o una gelosia estrema,  minacciare l’altra persona se ti lascia, sentire il bisogno di controllare l’altro, provare emozioni talmente forti per l’altra persona che si distruggono le proprie giornate perché la mente ha un unico e fisso pensiero, avere una bassa autostima soprattutto quando si prende coscienza  che il proprio amore non è ricambiato, rifiutarsi di impegnarsi in attività che non coinvolgono la persona amata, non rispettare i confini personali dell’altro e non riuscire a sopportare di starne lontano, vivere un costante stato di ansia, contattare ripetutamente l’altra persona con messaggi, chiamate, o visite inaspettate a qualsiasi ora del giorno o della notte, avere difficoltà a mantenere un’amicizia o a tenere contatto con la famiglia per l’ossessione che di dilania e ti consuma. Il disturbo ossessivo compulsivo da relazione comunque può essere curato. Un terapista, come prima cosa, si concentrerà inizialmente sulle cause che hanno dato origine a questa ossessione, aiutando il paziente ad individuare pensieri e comportamenti ossessivi e insegnandogli delle tecniche per affrontarli e superarli. Quando ci accorgiamo che il nostro sentimento d’amore si sta trasformando in un’ossessione è importante non ignorare questo segnale sperando che scompaia, perché si amplificherà facendo così, inoltre l’ossessione potrebbe essere sintomo di un’altra condizione. Può essere utile anche la terapia di gruppo, soprattutto se a causare l’ossessione sono dei problemi di attaccamento avuti con amici e famiglia. Aiutati da professionisti del mestiere, altre cose che potrebbero risultare utili sono: ammettere che si ha un problema e quindi si necessita di aiuto, comunicare con il soggetto della propria ossessione cosa si sta provando, creando un po’ di distanza finché non si ha una presa di coscienza più solida delle proprie emozioni, trascorrere del tempo con altri amici e familiari finché non si comprende come un amore sano dovrebbe essere, impegnare la mente e il corpo con altre attività, come lo sport, oppure trovare un nuovo hobby come dipingere o disegnare, per distogliere i pensieri da quello che sta ossessionando la propria vita.