//La letteratura della Resistenza all’epoca del Neorealismo: Il partigiano Beppe Fenoglio.

La letteratura della Resistenza all’epoca del Neorealismo: Il partigiano Beppe Fenoglio.

di | 2023-03-29T19:59:00+02:00 29-3-2023 19:25|Alboscuole|0 Commenti
di Carolina Fiore – 5^C –
L’11 marzo 2023, presso il “Cinema Corso Seccareccia” di Sessa Aurunca, alcune classi dell’Istituto “Agostino Nifo” hanno avuto l’occasione di partecipare alla lezione dal titolo “La letteratura della Resistenza all’epoca del Neorealismo”, dell’egregio professore, critico letterario, traduttore russo, direttore, relatore e accademico Gianfranco Lauretano.
I punti focali della conferenza sono stati la Resistenza ed il Neorealismo, temi che si trovano nel libro dello scrittore – letto dagli alunni – dal titolo “Beppe Fenoglio. La prima scelta” edizioni Ares 2022 , che verte, appunto, sui rapporti di Fenoglio con la Resistenza ed il Neorealismo.
L’ambito storico in cui ci troviamo è la Resistenza, “guerra civile“ combattuta dai partigiani durante il secondo conflitto mondiale, dopo l’armistizio siglato da Badoglio l’8 settembre del 1943 con gli alleati anglo-americani.
Come spiegato dal prof. Lauretano, da questo momento “gli amici diventano nemici, i nemici diventano amici”; inoltre “la guerra fu combattuta da partigiani della vostra stessa età, se non anche più piccoli”. Fenoglio vive la Resistenza in prima persona poiché era arruolato per combattere la guerra partigiana, tanto che l’epitaffio della sua tomba reca l’iscrizione “Partigiano e scrittore”.
Come è affermato alla pagina 54 del libro “Beppe Fenoglio. La prima scelta”, lo scrittore langhigiano realizza per la Resistenza l’obiettivo che non è stato raggiunto neanche nell’altra grande occasione epica della storia d’Italia:
il Risorgimento.
Un’altra pagina di riferimento é la 32, che recita: <<  La partecipazione alla Resistenza è per lui soprattutto una questione militare da una parte, e ideale dall’altra, potremmo dire antropologica, una scelta rigorosa che evidenzia “il primato morale sulla politica” >>.
Un’altra affermazione del prof. Lauretano riguardante la Resistenza è che la festa del 25 aprile, dedicata alla liberazione del paese, è merito dei partigiani.
La seconda tematica trattata verte sul Neorealismo, corrente letteraria sviluppatasi anche in ambito filosofico e cinematografico, che storicamente descrive il passaggio dalla devastazione del fascismo e della seconda guerra mondiale allo sviluppo economico degli anni ‘60. Questa corrente letteraria fotografa la realtà di tutti giorni del dopoguerra ed ha come tematiche la seconda guerra mondiale, la guerra partigiana, la testimonianza dei campi di concentramento, la frattura tra Nord e Sud. La Resistenza è il tema centrale del Neorealismo.
Altri autori che hanno contribuito a tale corrente letteraria sono Pavese, Calvino e Pasolini. Su quest’ultimo il prof. Lauretano ha esposto il pensiero di Pasolini riguardo al valore del Neorealismo per la cultura italiana. In tale epoca, per la prima volta l’Italia ha preso coscienza della sua storia. Come afferma Pasolini in un’intervista, “L’Italia fino a quel punto aveva avuto una storia non unitaria, ma la storia di un insieme di piccoli popoli e piccoli nazioni. Soltanto con la Resistenza è cominciata la storia italiana tale da potersi paragonare a quella della Francia e dell’Inghilterra o della Spagna”. Durante la lectio magistralis, di sapore puramente accademico, sono intervenuti la prof. Maria Sasso, il sindaco Lorenzo Di Iorio e il preside Giovanni Battista Abbate. Gli studenti hanno anche ascoltato alcuni brani musicali, che hanno rievocato le tematiche trattate nella conferenza.
Alla fine dell’evento gli alunni hanno posto delle domande al prof. Lauretano. Ciascuno studente ha avuto la risposta puntuale e precisa. Ciò che gli allievi hanno colto in questo incontro è senza dubbio l’ammirazione incondizionata del prof. Lauretano nei confronti di Fenoglio, chiaramente espressa alla pagina 47 del suo libro:
<< E così, continuando a essere “il più solitario di tutti” compì la sua arte, diventando per lui il maggior narratore italiano del ‘900, la nostra prima scelta >>.