Caro papà, ti scrivo questa lettera per dirti che ti voglio un mondo di bene, per tutte le cose che hai fatto e che stai facendo per me. Quando guardo i tuoi occhi marroni mi viene in mente che tu, per me, sei come una grande quercia sapiente e piena di esperienza; quella stessa esperienza che tu vuoi trasmettere anche a me. So che alcune volte ti deludo, ma il nostro legame non può essere rotto da niente e da nessuno. Anche se il martedì e il lunedì stai a lavoro fino a tardi, quando torni stai con me anche se sei stanco. Credo che se tu non fossi stato il mio papà io ti avrei desiderato, perché tu sei unico e speciale. Con te ho molti ricordi sia vecchi che recenti e ogni volta sto bene con te. Mi piace quando giochiamo a Mario Kart 8 Deluxe, o come lo chiamo io “Maio Kattotto”, per tutte le volte che io e Andrea ti abbiamo fatto vincere apposta mettendoti in tensione. Ti voglio dire che, tutte le volte che sono stato egoista e volevo soltanto qualcosa facendoti arrabbiare, non volevo farti stancare: avrei voluto soltanto qualcosa che, secondo la tua giusta esperienza e per il mio bene, non si poteva avere o fare. Papà sei una persona importante per me e spero di passare altri momenti felici con te.
Poesia
Il mio tempo con te papà
Il mio tempo con te papà si chiama gioco
quando insieme a mio fratello ci divertiamo a competere in qualcosa con te.
Si chiama curiosità
quando tutti e due
ci appassioniamo a qualcosa
e cerchiamo informazioni sul canale Geopop.
Si chiama pazienza
quando mi aiuti in un compito
tu lo capisci ma io no
e quindi devo aspettare che riesci a spiegarmelo.
Si chiama apprensione
quando ti chiedo
dei consigli
su qualcosa.
Si chiama amore
quando stiamo insieme
io ti abbraccio
e ti dico che ti voglio bene.
(di Mattia Meduri, classe V A “G. Albini”)
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