Caro papà ti guardo e ti scrivo…
Caro papà ti guardo e ti scrivo … In occasione della tua festa ti voglio dire che tu, in molti momenti in cui sono in difficoltà, mi consigli la cosa giusta da fare. Non stiamo molto insieme noi due, ma la sera o a pranzo mi fai ridere e scherziamo. Ti arrabbi se è necessario, ma la maggior parte delle volte ragioni con me e mi aiuti a capire. Io vorrei essere come te positivo quasi sempre. Mi ricordo alcuni fatti molto divertenti che mi hai raccontato della tua infanzia, come quando eravate piccoli e andavate a rubare le ciliegie. Poi, un giorno, il proprietario vi scoprì e tu con alcuni amici te ne scappasti; invece, uno di voi restò sull’albero e venne sparato con una cartuccia a sale e pepe che provoca un’irritazione. Tu andasti a prendere il tuo amico e cercasti di curarlo con i pomodori che sono acidi, ma doveste portarlo dalla mamma. Ricordo un altro episodio divertente, accaduto più recentemente. mentre stavamo in crociera: io una notte ero sul letto a castello e scavalcai la ringhiera cadendo su di te che dicesti:” Oh Madonna, oh Madonna è caduto u’ solaio!” Questi momenti sono stati bellissimi! Ora ti voglio dire una cosa che non ti dico molto spesso, papà:” Ti voglio bene”.
(di Flavio Sonnessa. Classe V A “G. Albini”)