Caro papà è difficile per me dirti quanto ti voglio bene perché sono molto timida,
ma sappi che ti voglio bene con tutto il mio cuore! È difficile ricordare tutti i momenti felici che abbiamo trascorso e che trascorriamo ancora. Abbiamo un carattere molto simile, ma non uguale ed è questa la cosa che mi piace di più’. Non sei sempre in casa ma la sera, dopo aver mangiato, io ti dico le cose che ho imparato a scuola e tu mi dici le cose che hai imparato al lavoro, perché’ non si smette mai di imparare! Ci divertiamo anche a fare le gare di matematica, a cui vinco sempre io, perché’ non ti piace la matematica, ma grazie a me ti comincia a piacere. Adoro le volte che usciamo,come quando siamo andati a vedere le gare di boxe oppure quando siamo andati al cinema.
E’ tutto grazie a te, a mamma, ai miei familiari, alle maestre se ora sono la persona che sono e sarò da grande.
Tua figlia Chiara.
Il mio tempo con te
Il mio tempo con te, papà
si chiama fretta,
quando mi lasci e saluti di fretta
e te ne vai.
Si chiama felicità
quando alla sera torni a casa
e ci raccontiamo a vicenda le avventure
trascorse durante la giornata.
Si chiama amore
quando mi consoli,
quando sono triste,
mi abbracci e mi fai sentire come se
stessi volando.
Si chiama silenzio
quando mi accorgo che ti strofini gli occhi
e ti siedi sul divano sperando di trovare
un po’ di pace.
Si chiama infinito
l’amore che ho per te,
e che non smetterò mai di avere.
(di Chiara Verrastro, classe V A “G. Albini”)