In alcuni paesi del mondo, come l’India, l’Arabia Saudita, il Pakistan, lo Yemen o in altri paesi islamici, i maschi rispetto alle donne hanno molta più libertà perché le ragazze sono spesso obbligate a sposarsi con uomini molto più grandi di loro, scelti dal padre; in molti Stati è negato alle donne il diritto di voto e anche l’istruzione non è loro concessa.
In Italia le donne hanno molti più diritti che in altri paesi, come il diritto al voto, all’istruzione, a svolgere ogni genere di lavoro; ma questi stessi ambiti ci sono ancora delle discriminazioni: spesso le donne hanno più difficoltà a trovare lavoro, percepiscono salari più bassi e faticano ad accedere a posizioni di potere.
Forse tutto questo, oltre che da motivi religiosi o politici, dipende anche dalla tendenza a far ricadere sulla donna la responsabilità di accudire la famiglia, quindi la si “costringe” a lavorare meno ore rispetto agli uomini o a non perseguire obiettivi di avanzamento di carriera.
Nonostante ci siano leggi ed accordi che, anche a livello internazionale, tutelano la donna e cercano di eliminare le discriminazioni, ritengo che siamo ancora piuttosto lontani dalla vera, effettiva uguaglianza tra uomini e donne.
Valentina Mastrangelo – classe 3^F