di Lapo Ruggero Holmes e Francesco Lazzarini, Classe 2^ B. – Cari lettori e Care lettrici, in quest’articolo vorremmo descrivere la bellissima uscita guidata a Bologna e al Parco Fico organizzata dal Personale Educativo della Scuola Secondaria di 1° grado. Quella di quest’anno scolastico è stata l’uscita che ci ha riportati alla normalità dopo gli anni della pandemia e finalmente si è ritornati a visitare le belle Città italiane ricche di Storia e di trazioni culturali, ma soprattutto senza l’uso della mascherina. È stata davvero un’esperienza meravigliosa che ci ha fatto scoprire la Città di Bologna oltre al Parco del Fico, un sito tematico costruito attorno all’idea del cibo italiano con varie aree divertimenti interamente dedicato al settore dell’alimentazione che valorizza i prodotti agricoli biologici nazionali con la loro relativa tradizionale coltivazione che si trova negli ex spazi del Centro alimentare di Bologna. Lo stesso percorso è stato proposto e attuato, dal personale educativo per tutte le Classi del Dipartimento della Scuola Secondaria di 1° grado che, attraverso le uscite guidate in date diverse e per Classi parallele, ha permesso a tutti gli alunni e le alunne di ricevere oltre alle informazioni culturali di avere anche, nello stesso tempo, l’abbinamento di un percorso naturale-biologico con una tematica ambientale-ecologica e di stare insieme per divertirsi, parlare e soprattutto per favorire la socializzazione. L’uscita per le Classi Seconde si è svolta lo scorso 27 gennaio. Le Classi 2^ A e 2^ B sono partite, dopo il tradizionale appello, dal Tronchetto alle 7:30 accompagnati dagli educatori Baraldi Mauro e Vallone Raffaele e dalle due insegnanti Cantale Vera e Missio Anna. Il viaggio in pullman è stato alquanto divertente e, circa 20 muniti prima dell’arrivo abbiamo fatto una sosta ad un autogrill dove molti di noi hanno approfittato per comprarsi delle tazzine con il proprio nome o un sacchetto di patatine. Arrivati a Bologna, siamo stati muniti di una radiolina per poter sempre essere in contatto con la nostra guida che ci ha illustrato le parti principali di Bologna. Abbiamo visto le Due famose Torri: la Garisenda e quella degli Asinelli, uno dei canali ancora visibili, la finestra della piccola Venezia in via Piella che si apre sul fiume sotterraneo nel centro storico, l’antica biblioteca, la Piazza del Nettuno, la Basilica di San Petronio dove, oltre ai famosi affreschi, c’è la Meridiana più lunga del mondo, Piazza Maggiore dove si incrociano le vite dei bolognesi e resa famosa da Lucio Dalla. La guida ci ha anche illustrato la caratteristica della costruzione del secondo piano di alcuni palazzi storici eretti su delle colonne di legno a forma di stampella per poter sorreggere appunto il peso del secondo piano. Da Bologna siamo partiti con il nostro pullman per il Fico verso le 12:00. Siamo arrivati dopo più meno 20 minuti dove, dopo il check d’ingresso, abbiamo mangiato prima la pasta al ragù alla bolognese, poi un tagliere composto dal prosciutto crudo San Daniele e qualche fetta di formaggio, delle crespelle modenesi e una bottiglietta d’acqua. Al termine del pranzo abbiamo avuto qualche minuto di libertà dentro alla struttura dove abbiamo trovato una gigantesca forma di formaggio grana padano che era un labirinto da completare, c’era anche una mostra dove facevano vedere i tipi di pasta inventati come i fusilli, le mezze penne, le pennine, gli spaghetti, le ruote e i bucatini. C’era anche una mostra sulla mortadella bolognese che però non ce l’hanno fatta degustare, una mostra sul gelato che, anche questo, non ce l’hanno fatto assaggiare. Alle ore 14:45 le due Classi sono state divise formando due gruppi che con gli educatori, insegnanti e una guida per parte hanno compiuto un percorso dal tema naturalistico sui prodotti agro-alimentari e quello ambientalistico con in evidenza il cambiamento climatico in atto sulla Terra. Una parte di tale percorso è stato incentrato sul mare e sui pesci dove si potevano vedere alcune aragoste che erano immerse in piccoli acquari e degli altri dove c’erano dei piccoli pesci. In una parte c’era un totem che mostrava tutte le cause-effetto dei cambiamenti climatici ed inoltre ci siamo divertiti molto con il gioco del marinaio. Abbiamo visto anche una parte dedicata ai legumi e un labirinto degli specchi. Al termine abbiamo assistito ad una spiegazione su come avviene la trasformazione del latte nelle grandi forme del formaggio parmigiano reggiano. Era arrivata l’ora del rientro a Venezia, così dopo aver salutato i due grossi tacchini, gli asinelli, le mucche che erano nelle piccole stalle proprio all’ingresso del Parco, siamo risaliti sul pullman che ci ha riportati al Tronchetto dove alcuni genitori ci attendevano all’arrivo.