Sono molto d’accordo con la tesi di questo giornalista, perché ci fa capire che i miti, come affascinavano un tempo, affascinano ancora e ispirano molti ragazzi. L’umanità, sicuramente, senza fonte d’ispirazione, non avrebbe così tante persone, specialmente ragazzi, ad andare a calcio, come non avrebbe tanti futuri cantanti, che, guardando i live in diretta di alcuni artisti molto famosi, hanno capito subito il loro talento. Secondo me, in una società senza miti o “eroi” che ci ispirino a diventare ciò che vogliamo, si vivrebbe molto più tristemente, perché, col passare del tempo, si realizzerebbe che nessuno ha mai fatto nulla di bello e gioioso nella sua vita e che non è riuscito a realizzare il suo sogno. Il mito più seguito al giorno d’oggi sembra essere quello dell’eterna giovinezza, cioè cercare di non invecchiare facendosi diverse operazioni e trattamenti alla pelle. Il mito più apprezzato dai ragazzi al giorno d’oggi è quello del calcio, praticato da Pelè, Maradona, Ronaldo, Messi, Neymar e altri personaggi di nazionalità differenti. Questi miti ci fanno capire che con moltissimi sforzi nella vita si può arrivare alla vetta, al successo, e quindi alla popolarità, al prestigio e al rispetto della comunità. La maggior parte delle qualità positive degli “eroi” sono la velocità e la forza. La caratteristica degli “eroi” che noi apprezziamo di più è la riuscita delle loro imprese. Non importa chi tu sia, quali siano le tue origini e le tue caratteristiche, perché se ti impegni al massimo, puoi davvero realizzare il tuo sogno, proprio come i miti insegnano, ecco perché a noi ragazzi piacciono davvero questi “eroi”.  

Vincenzo Pizzulli

Classe 1^A