di Alessandra Scutari, Classe 1^ C e Sara Rossi, Classe 1^B. – Cari lettori e lettrici bentornati nella Rubrica “Il Mondo degli Animali” e in questo nostro articolo desideriamo dare delle informazioni su di un bellissimo gatto che ci affascina moltissimo che appartiene ad una razza delle più antiche. Ci riferiamo al gatto Thai che è l’antesignano del siamese odierno. Durante gli anni 50 e 60 del ‘900 questa razza è scomparsa perciò si selezionò il gatto siamese classico. Le due razze fondamentalmente sono le stesse perché hanno la stessa origine. La selezione incominciò verso la fine dell’800 quando furono importati dal Regno di Siam in Gran Bretagna 11 gatti. Con l’esposizione felina al Crystal Palace di Londra del 1871 questi gatti conquistarono gli allevatori del tempo per le caratteristiche orientali e l’eleganza. Da quel momento incominciò ad essere allevato prendendo due direzioni diverse: quella con soggetti più longilinei e quella con le caratteristiche che rispettasse di più la sua morfologia naturale come quella presente tuttora nei gatti della Thailandia. I gatti siamesi furono selezionati anche in America dove negli anni ’40 del secolo scorso rischiarono l’estinzione e nei successivi anni ’50 la razza cambiò dando origine al Siamese moderno. Nel 1998 fu fondata la World Cat Federation e la sua presidente Anneliese Hackmann in una sua visita in Russia vide molti esemplari che avevano la morfologia del primo tipo e così decise di salvare questa razza. In Italia nel 1998 arrivarono i primi Thai dalla Germania e dalla Russia e i ‘creme caramel’ furono messi da parte. Nel 2015 è iniziato il percorso di riconoscimento del Thai che è il siamese tradizionale, così come era quando arrivò in Europa nei primi del 1900 fino alla seconda guerra mondiale. Il Thai non deve essere frutto di ibridazioni cioè non deve ricordare né le fattezze europee né un Siamese moderno. Il gatto siamese ha un portamento fiero ed elegante, occhi allungati ed un carattere affettuoso. È di origine thailandese e la data di origine risale al XVII secolo. Il colore del pelo è il seguente: il Seal, il Chocolate, il Blue, il Lilac, il Red e il Cream che dal muso di coloreria scuro, dalle zampe e nella coda nera si sfuma e diventa più chiaro. La razza Thai adora la vita in famiglia ed è incuriosito da tutte le attività svolte da questa. Si affeziona al padrone e ai bambini e reagisce bene anche in presenza di sconosciuti. E’ anche socievole con gli altri animali presenti in famiglia. Non ha particolari necessità per la salute e per la pulizia, oltre i normali controlli quotidiani. È un gatto che adora miagolare e lo fa spesso e volentieri. Adora giocare e non ha particolari richieste per quel che riguarda i costi del mantenimento. I costi oscillano dai 700 ai 1000 euro per esemplare. A differenza del Thai, il gatto Siamese risulta più snello, slanciato, con zampe e coda affusolata, testa triangolare e orecchie appuntite. Se il Thai è coccolone il Siamese non lo è di meno, oltre a risultare fedele, intelligente anche se è un pò capriccioso e geloso. Speriamo di aver dato delle informazioni utili a chi ne volesse averne uno.