//Il piccolo Albert, la cavia umana di soli nove mesi di Matilde Albano 2A (Linguistico-tedesco)

Il piccolo Albert, la cavia umana di soli nove mesi di Matilde Albano 2A (Linguistico-tedesco)

di | 2023-01-16T22:50:13+01:00 16-1-2023 22:49|Alboscuole|0 Commenti
L’esperimento del piccolo Albert venne condotto da John B. Watson e Rosalie Rayner nel 1920. È stato uno dei primi esempi di condizionamento della psicologia comportamentale. Watson era ricercatore presso l’Università Johns Hopkins di Baltimora. Partiva dal presupposto che tutti i comportamenti umani, o comunque buona parte, erano riconducibili ad un apprendimento basato sul condizionamento. Così, insieme alla sua collaboratrice Rosalie Rayner, si recò in un orfanotrofio e adottò un bambino di soli otto mesi. Si trattava del figlio di una delle nutrici dell’orfanotrofio e viveva nella totale indifferenza, lontano dall’affetto e dal calore umano. I due medici intrapresero questo studio per rispondere a 3 domande fondamentali:
  • Può un bambino essere condizionato ad aver paura di un animale se esso appare contemporaneamente ad un suono forte e spaventoso?
  • Questa paura potrebbe essere trasferita ad altri animali o oggetti inanimati?
  • Per quanto persisterebbero tali paure?
L’esperimento coinvolse un bambino di circa nove mesi di nome Albert, ritenuto “sano” e “imperturbabile”, che venne sottoposto a una serie di stimoli sensoriali per testare la sua reazione alla paura. Durante l’esperimento, furono mostrati al bambino una serie di animali come un topo e un coniglio, che non suscitarono alcuna paura in lui. Il condizionamento venne attuato presentando un ratto bianco ad Albert seguito da un forte rumore metallico, causato da un martello o una barra metallica, ogni volta che il piccolo toccava l’animale. Successivamente il piccolo Albert reagì con il pianto quando il ratto gli fu presentato nuovamente senza il forte rumore. In riferimento alla seconda domanda gli autori fecero una scoperta. La risposta condizionata alla paura si era trasferita ad altri animali, allargandosi verso anche stimoli inanimati. Watson e Rayner avrebbero voluto anche verificare il processo inverso, ovvero la desensibilizzazione di Albert nei confronti degli stimoli presentati. Questo non avvenne perché il bambino venne allontanato dalla sperimentazione. Da un punto di vista scientifico, lo studio sul piccolo Albert ha fornito un’analisi empirica del comportamento e dello sviluppo emotivo che Watson aveva costruito nel corso degli anni. Tuttavia ha anche sollevato diverse critiche etiche, poiché è stato condotto senza il consenso dei genitori di Albert e senza seguire le linee guida etiche per la ricerca sugli esseri umani.