E’ da un po’ che se ne parla. E in un futuro più o meno prossimo potrà diventare una realtà quotidiana. Che cosa? Parliamo del “metaverso”. Chissà quanti ne sono a conoscenza. E soprattutto è una prospettiva che ci affascina o ci inquieta?
Il metaverso è l’insieme di tante realtà raggruppate in una sola, realtà che però da reali si trasformano in realtà virtuali, infatti viene anche denominato come web 3.0, ovvero un mondo evoluto del web anche definito come mondo alternativo.
Il metaverso comprende un avatar (personaggio di se stessi) che svolge azioni quotidiane o esperienze che nella vita reale una persona non si può permettere di svolgere, per esempio viaggiare nel mondo senza spostarsi realmente ma visionando effettivamente cosa troviamo dall’altra parte del mondo. Ovviamente per queste azioni ci sono lati positivi e negativi che possono portare allo sviluppo o alla rovina delle prossime generazioni. Penso che questa nuova realtà abbia stupito un po’ tutti ma, a pensarci bene, possiamo comprendere che essa può essere alquanto spaventosa non conoscendo cosa si nasconde realmente dietro di essa. Per il momento sicuramente ci sono cose che non sappiamo e che non abbiamo ancora affrontato, ma questa novità si sta espandendo tantissimo.
Per entrare a far parte di questo mondo abbiamo bisogno di uno strumento chiamato VR , praticamente degli occhialini che cambiano completamente la visuale.
La parola metaverso non raggruppa tutti i tipi di realtà della quale abbiamo sentito parlare e infatti sappiamo che non esiste un solo metaverso ma più metaversi, che però hanno la stessa funzione, quella di far spostare gli utenti nei vari spazi ed è il termine con il quale intendiamo un range abbastanza vago dell argomento, non essendo legato a nessun tipo specifico di tecnologia, ma piuttosto a un cambiamento generale relativo all’ approccio con la stessa. Addirittura possiamo creare la nostra città o i nostri spazi senza che nessuno possa impedire nulla, infatti molte persone investono soldi per creare le proprie isole o qualunque altro spazio si voglia creare.
Ma ognuno di noi si pone delle domande alle quali forse non avremo mai risposta: ma veramente ci può essere utile questa realtà? oppure “chissà le generazioni future come vivranno questa situazione, e se si espanderà ancora di più” .
RIFLESSIONI DI RAGAZZE DELLA REDAZIONE
Giusy Barbato: Reputo il metaverso un mondo virtuale bellissimo e innovativo, pieno di scoperte straordinarie… dove si è rappresentati dal proprio avatar; ma allo stesso tempo ha un enorme impatto sul clima, riversando tantissime tonnellate di CO2 in atmosfera.
Marika Mangiacapre: Il metaverso è una di quelle idee che la gente ha respinto per molto tempo, perché esperienze come Second Life non sono decollate su larga scala. Sistemi molto semplici come Facebook invece sono decollati, anche se già all’epoca avevamo la grafica 3D. Così ce ne siamo dimenticati, per circa 15 anni. Quando la VR è tornata e abbiamo iniziato a vedere le potenzialità di sistemi come il motion capture in tempo reale, è diventato chiaro che eravamo a pochi anni di distanza dall’essere in grado di catturare il movimento e le emozioni umane e trasmetterli in un’esperienza interattiva in un modo che è molto vicino alla realtà.
Michela Margheron: il metaverso è un mondo molto bello aperto a tutti, affonda le sue origini profondamente nel pensiero moderno. E’ un’innovazione che un po’ rispecchia la fantascienza e unisce due mondi ma lo si può considerare anche il futuro di Internet, ed è un passo avanti rispetto alla realtà virtuale. Come ogni cosa ha dei pro e dei contro. Il “pro” è appunto l’innovazione, la notevole fantasia adoperata e diciamo un futuro che sta crescendo, il contro è che comunque siamo spiati e controllati dato che la tecnologia è un qualcosa più grande di noi in grado di risalire a tutte le informazioni.
Carolina d’Alesio: Mi sembra un passo ulteriore in una tendenza che domina da un secolo la nostra “era elettronica”, iniziata con radio e TV, esplosa col computer, e oggi dominata dall’i-phone. Andiamo in bicicletta con le cuffie per non sentire i clacson, non spegniamo mai il cellulare per non smettere di chattare, neanche di notte, corriamo a comprare l’ultimo gadget di una tecnologia di cui non capiamo niente. Leggiamo solo tweet, emoticon, romanzetti, manuali di cucina e dispense per l’esame. E’ un’era senza cultura, un po’ come nel Paleolitico, quando tutto il mondo era una foresta di venti chilometri quadrati e la società umana era tutta nella nostra caverna. Solo che ora il nostro mondo si è ingigantito: è tutto il pianeta; e la nostra vita sociale si è rimpicciolita: è grande quanto un cellulare.
Angela Vettone: Per me il “metaverso” attuale è l “Internet” negli anni ’70. Possiamo solo immaginare come questo fenomeno possa cambiare e migliorare sempre di più .I bisogni alla base di questo fenomeno sempre più in evoluzione sono: ♦ il bisogno umano di voler migliorare la propria esistenza, in questo caso estendendola e duplicandola in ambito digitale; ♦ il bisogno delle aziende di trovare nuove opportunità che consentano di estendere o di incrementare il business digitale.
Personalmente sono molto affascinata da questo argomento soprattutto perché essendo una tipa curiosa mi piacerebbe scoprire cosa c’è dietro a tutto ciò, ma la curiosità che c’è in me mi porta anche un po’ allo spavento, poiché può condurre alla fine della vita reale focalizzandosi solamente su quella 3D, questa cosa porterebbe anche a molti problemi psicologici poiché non si avrebbero più confronti o dei momenti che si potrebbero passare con persone a cui teniamo, purtroppo è tutto da scoprire, non tanto noi ma le generazioni future .
ILARIA DELLA PUCA (4^ A afm)
IL META/VERSO…UN FUTURO AFFASCINANTE O INQUIETANTE?:
di IL GALLO STRILLONE ON LINE - AVERSA (CE)|
2023-01-11T17:43:38+01:00
11-1-2023 17:43|Alboscuole|0 Commenti