Il fatto che una squadra tanto sfavorita come il Leicester abbia vinto la prestigiosa Premier League, il campionato più ricco al mondo, è sicuramente l’evento più incredibile nella storia del calcio. D’altronde, nel 2009, il Leicester giocava nella terza divisione inglese. Nel 2014 ha vinto la Championship, nella seconda divisione inglese, ed è tornata in Premier League dopo 10 anni. Nella prima stagione della Premier League il Leicester ha faticato parecchio. Per diversi mesi è stata all’ultimo posto della classifica e, a 9 partite dalla fine, la retrocessione sembrava quasi scontata. Con soli 19 punti il Leicester però è riuscito a salvarsi dalla retrocessione vincendo ben 7 partite su 9. Già così, sembra quasi una favola. Ma quello che è successo nella loro seconda stagione della Premier League è difficile da spiegare. Nel luglio del 2015 Claudio Ranieri si trovava in Italia quando è stato chiamato dal suo agente. Questa chiamata ha cambiato la storia del calcio. Ranieri è così volato in l’Inghilterra e ha avuto un colloquio di lavoro con il board del Leicester. Il suo entusiasmo all’idea di ottenere il lavoro ha fatto buona impressione al management del Leicester, e pare che fin dal primo giorno sia scattato un buon feeling con il vice presidente Aiyawatt Srivaddhanaprabha. La conferma che il colloquio fosse andato bene si è avuta un paio di giorni dopo, quando Claudio Ranieri e il Leicester si sono rivisti, in presenza anche del presidente del Leicester, Vichai Srivaddhanaprabha. Il Leicester era sempre più convinto di Ranieri come allenatore della nuova stagione, ma il suo arrivo è stato accolto con scetticismo da diversi opinionisti e tifosi; infatti in molti pensavano che sarebbe stato il primo allenatore ad essere esonerato. Per di più, a causa degli scarsi proventi, la rosa del Leicester è rimasta pressocché la stessa dell’anno precedente. Dei giocatori già presenti in rosa ne spiccavano due in particolare, che si faranno conoscere nel corso della stagione. Si parla ovviamente di Jamie Vardy e Ryihad Mahrez, quest’ultimo acquistato nel 2014, per 750 000 euro, dal Le Havre, squadra della Ligue 2. Anche Jamie Vardy aveva origini umili perché aveva giocato per cinque o sei anni nelle periferie di Sheffield, giocava a calcio a livello dilettantistico, svolgeva lavori part time e prima di essere acquistato dal Leicester, nel 2012, giocava in quinta divisione inglese. La squadra ha compiuto un cammino trionfale e in 20 giornate, con il pareggio ottenuto contro il Bournemouth il Leicester, a 40 punti, “ha raggiunto” la salvezza. Alla giornata successiva contro il Man City, squadra favorita per ottenere il titolo, l’entusiasmo a Leicester è cresciuto rapidamente, ritrovandosi a +5 punti dalle inseguitrici. E la strada per il successo finale si è fatta sempre più sicura man mano che la squadra ha affrontato le avversarie sui vari campi. Alla 36esima partita il Leicester è diventato campione d’Inghilterra, evento memorabile nella storia del calcio e dello sport. La squadra di provincia, umile e operaia, partendo da zero, si è imposta nel campionato più ricco del mondo. Perché questa, dopotutto, non è solo una storia di gol ma anche di spirito umano e di sacrifici, che ha fatto sognare milioni di persone ribadendo che nel calcio, cosi come nella vita, tutto è possibile.
I miracoli a volte avvengono di Lorenzo Mereu 2A (Linguistico-tedesco)
di Il Leonardo Da Vinci - LANUSEI (OG)|
2022-11-07T19:17:56+01:00
7-11-2022 19:17|Alboscuole|0 Commenti