//Ritorno a casa vietato. Indignazione degli studenti. Sara Putzu 2B (spagnolo)

Ritorno a casa vietato. Indignazione degli studenti. Sara Putzu 2B (spagnolo)

di | 2022-10-22T17:26:32+02:00 22-10-2022 17:22|Alboscuole|0 Commenti
Nell’ ultimo periodo del mese di ottobre è stato riscontrato un grave disagio da parte degli studenti ogliastrini, in particolar modo dai pendolari provenienti da Tertenia che frequentano i licei e gli istituti tecnici presenti a Lanusei. Il disagio è causato dalla mancanza di un secondo pullman degli studenti, visto il grande numero di ragazzi, tra terteniesi e foghesini, che frequentano le scuole superiori e vengono quotidianamente trasportati. Ogni giorno, infatti, i ragazzi rischiano di non riuscire a trovare posto in pullman e quindi in base alla situazione a non poter tornare a casa o addirittura a non poter neanche andare a scuola. Durante il viaggio di andata l’unico pullman presente non sempre offre posto al gran numero di studenti terteniesi e foghesini pendolari. Quasi sempre, però, si trova una soluzione, cioè prendere il pullman diretto a Tortolì che fa scalo a Cardedu, scendere e aspettare lì il pullman proveniente da Barisardo e diretto a Lanusei. Questo è, ad oggi, l’unico modo per potersi spostare da alcune località ogliastrine, ma questa soluzione non è certo risolutiva e porta solo a uno spostamento del problema, visto che poi vengono occupati posti che non dovrebbero esserlo soprattutto da quegli studenti che causano disagio ad altri viaggiatori pendolari. Durante il viaggio di ritorno invece la situazione cambia e si complica anche. Le scuole lanuseine dividono l’orario settimanale del biennio in tre giorni in cui l’orario di uscita è alle 12:30 e poi i restanti tre giorni in cui si esce alle 13:30. Alle 12:30 il pullman di Tertenia offre posto oltre che ai ragazzi terteniesi anche a quelli provenienti da Cardedu, a causa dello scalo e della mancanza di un pullman specifico per il medesimo paese. Già in questa situazione riuscire a trovare posto è un’impresa e ciò poi è anche causa di spintoni e colpi accidentali tra ragazzi che possono anche riportare ferite che, seppur lievi, causano sempre uno stato di agitazione e di malessere. Ma la situazione peggiore si verifica alle 13:30, a causa della maggiore presenza di studenti. In quest’ora della giornata, oltre che alcuni ragazzi del biennio, ad usufruire dei pochi mezzi pubblici di trasporto sono soprattutto gli studenti del triennio, che mantengono l’orario fisso settimanale e i ragazzi foghesini. Ma il problema vero inizia quando alcuni ragazzi che non trovano posto devono scendere dal pullman e si trovano davanti tre opzioni per poter tornare a casa. La prima è viaggiare in piedi se se ne ha la possibilità, cosa che comunque mette a rischio i ragazzi e anche l’autista del mezzo passibile di multa. La seconda è quella di avvisare qualche familiare o conoscente disponibile per potersi fare riaccompagnare al proprio paese, infine la terza opzione è quella di rimanere lì, alla fermata dell’autobus, cosa impossibile anche solo a pensarla visto che la maggior parte delle volte non vi sono altri pullman per il resto della giornata. A prescindere da ciò, se la giornata è uggiosa, ventosa o piovosa, i ragazzi non possono stare in mezzo alla strada, al freddo, senza un luogo di riparo con possibilità di prendersi dei malanni. In questo ultimo periodo del mese sia il sindaco di Tertenia, Giulio Murgia, che il sindaco di Lanusei, Davide Burchi, hanno ricevuto in delegazione diversi genitori che chiedevano una soluzione ottimale per i rispettivi figli. Si prospetta pertanto l’idea di uno sciopero da parte di studenti e genitori speranzosi di riuscire a farsi sentire per essere finalmente aiutati e vedere finalmente risolversi una problematica che, con l’andare del tempo e il sopraggiungere dell’inverno, provocherà sicuramente serie difficoltà agli studenti dell’hinterland lanuseino. Sara Putzu 2DB (linguistico spagnolo)