Il 7 Marzo 2022 a Ginosa, in Piazza Marconi, è stata organizzata una fiaccolata per la pace. È stata chiesta a tutta la cittadinanza la massima partecipazione perché, si sa, “più si è, meglio è”. Anche alle scuole è stato chiesto di partecipare e collaborare alla manifestazione con striscioni, slogan e cartelloni che rappresentassero il nostro “NO” alla guerra. Io con i miei compagni di classe ho preparato dei cartelloni e uno striscione per far sentire la nostra voce e il nostro dissenso sulla guerra e su tutto quello che sta succedendo in Ucraina: tutte le atrocità subite dalla popolazione ucraina sono assurde e ingiuste. Realizzare i nostri cartelloni non ci è costata molta fatica e nemmeno ha portato via tantissimo tempo, forse perché è stato un piacere lavorare per uno scopo così nobile, dato che tutti vorremmo fare qualcosa per essere davvero d’aiuto a costruire la pace. Come ha detto il nostro Sindaco, Vito Parisi, “fare la guerra è facile, costruire la pace è difficile”. La fiaccolata ha avuto inizio verso le ore19:00, però noi studenti già alle 18:30 abbiamo incontrato la nostra professoressa d’Italiano che ci aspettava in piazza, abbiamo scattato qualche foto e ci siamo sistemati nella nostra postazione. La fiaccolata è durata circa un’ora e mezza e ha visto la partecipazione di moltissima gente. C’erano adulti, bambini, anziani, c’erano istituti scolastici con presidi, insegnanti e studenti, c’erano istituzioni religiose, il sindaco e l’assessore alle politiche culturali ed educative, ma soprattutto c’erano tre donne ucraine che sono salite sul palco e hanno dato le loro testimonianze sulla guerra che sta distruggendo le loro famiglie, le loro case, le loro origini. Ascoltare quelle donne è stato per me il momento più emozionante: parlavano delle loro famiglie rimaste in Ucraina, mentre loro sono qui in salvo, lontane da quell’orrore, parlavano dei loro cari con tanta emozione. I loro figli, genitori, nonni, nipoti, tutti rimasti lì in serio pericolo di vita. Sentirle parlare e chiedere la pace a gran voce mi ha fatto venire le lacrime agli occhi. Non solo loro mi hanno colpito, ma mi ha anche commosso vedere la piazza piena di gente, sentire le parole e le poesie dei ragazzi, vedere tante candele accese e una grande emozione sui volti di tutti. Io non so se la fiaccolata servirà a molto, non so se porterà a trattative immediate, ma pur di mettere fine a questa guerra ingiusta e ignobile, ne farei altre mille di manifestazioni, nonostante il freddo che, come ha detto qualcuno sul palco, ci ha fatto rischiare l’ipotermia e il congelamento. Ma se si vuole raggiungere l’obiettivo, qualsiasi cosa va bene, non c’è freddo o neve o pioggia che ci possa fermare. Dovremmo, a mio parere, manifestare ancora per la pace con la musica, con l’arte, e, soprattutto, con la nostra voce.
Martina Notarstefano
Classe 1^B
Scuola secondaria di I grado