Di Giulia Pia Addati – classe III sez. D
Cara Malala,
quest’anno, con la docente di lettere, stiamo affrontando diversi argomenti.
Un argomento che mi ha colpito particolarmente è stato quello sui diritti.
Per la prima volta ho sentito parlare di te, di quello che ti è successo e della lotta che ancora oggi combatti, quella per l’affermazione dei diritti civili e per il diritto all’istruzione delle donne in alcune parti del mondo.
Le ragazze non hanno nulla di diverso dai ragazzi e molto spesso si dimostrano studiose e determinate a crearsi il loro futuro da sole, proprio come i ragazzi. Mi dispiace molto per quello che ti è capitato, mi è sembrato davvero incredibile che nel ventunesimo secolo ci si trovi ad affrontare tali situazioni, dovute ad una totale ignoranza.
Purtroppo ancora oggi, il genere umano non riesce a capire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. In molte parti del mondo circolano ancora miti di guerra e di disuguaglianza, che si sarebbero dovuti perdere nel tempo. Purtroppo, ormai da giorni, è scoppiata una guerra tra la Russia e l’Ucraina e solo ora ci rendiamo davvero conto che l’uomo è cieco per ciò che riguarda i diritti umani e non apprende mai dai suoi errori.
Cara Malala, sei un simbolo importante e una guida per noi adolescenti, ammiro molto il tuo coraggio e la tua determinazione. L’anno prossimo per me sarà speciale, poiché comincerò a frequentare la scuola secondaria di secondo grado, cercherò di essere determinata e volenterosa, cercherò di dare la giusta importanza allo studio proprio come te, a partire da ora, per assicurarmi il massimo dei voti agli esami. Bisognerebbe sconfiggere l’ignoranza perché, come dici tu, l’istruzione è la nostra unica arma e difesa. Con un po’ di impegno, tutti gli uomini potrebbero comprendere l’importanza dell’istruzione per tutti e che “Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo” lasciandoci così un passato d’ignoranza alle spalle e correndo verso un futuro radioso.