GLI EFFETTI DELLA GUERRA SULL’AMBIENTE
La guerra crea danni, è una catastrofe, è un disastro per la popolazione locale e per il mondo
intero. Crea vittime, sofferenza, atrocità e purtroppo è un grave disastro anche per l’ambiente.
Crea’inquinamento idrico, atmosferico…e purtroppo queste conseguenze si faranno sentire
per molto tempo anche dopo la fine della guerra.
Inizialmente ci sono effetti visibili: i bombardamenti, le esplosioni e gli incendi. La
distruzione di luoghi militari, depositi di armi, depositi di carburante provoca inquinamento
atmosferico, con nuvole di fumo costituiti da gas tossici, metalli pesanti e polvere di amianto.
L’uso di armi crea grandi quantità di detriti e macerie, che possono causare inquinamento
dell’aria e del suolo. Le polveri tossiche prodotte dagli attacchi vanno a contaminare le fonti
d’acqua. I porti sono stati bombardati, nelle immediate vicinanze della Riserva della Biosfera
del Mar Nero, una delle più grandi aree naturali protette dell’Ucraina che ospita diverse
specie in via di estinzione.
Un altro aspetto rilevante è il rischio di un incidente nucleare. L’Ucraina ha quasi 15 reattori
nucleari. Questa è la prima volta che scoppia una guerra su un terreno con tante centrali
nucleari. Due discariche di rifiuti radioattivi sono state colpite da missili vicino a Kharkiv
e Kiev, al momento sembra senza dispersione di materiali radioattivi. Più a lungo durerà il
conflitto, maggiori saranno gli impatti a livello ambientale con danni a lungo termine su
popolazioni, biodiversità ed ecosistemi.
Il rischio di una “seconda Chernobyl” è una minaccia che non può essere esclusa, perché
queste centrali non sono concepite per resistere a un attacco militare . Purtroppo se verranno
colpiti i depositi che contengono le scorie nucleari, nell’atmosfera saranno rilasciate quantità
di materiale radioattivo di gran lunga maggiore rispetto alla catastrofe del 1986 di Chernobyl.
«Potrebbe essere necessaria la riapertura delle centrali a carbone, per colmare eventuali
mancanze nell’immediato. Il Governo è pronto a intervenire per calmierare ulteriormente il
prezzo dell’energia, ove questo fosse necessario». Lo ha detto il presidente del Consiglio,
Mario Draghi, nell’informativa alla Camera sul conflitto tra Russia e Ucraina. Eppure non
molti mesi fa i paesi hanno firmato per l’uscita dal carbone.
Questo mi fa riflettere e ora sono ancor più convinto che dare una possibilità alla pace, vuol
dire dare una possibilità all’umanità, vuol dire dare una possibilità al pianeta.
G.S. 2A